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Cronaca

Motivazioni sentenza Ream: Appendino e Rolando hanno consapevolmente condiviso le azioni di Giordana

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Sono state pubbicate in un dossier di 108 pagine le motivazioni della sentenza che ha condannato a 8 mesi l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e a 6 mesi Chiara Appendino e l’allora assessore al bilancio Sergio Rolando per falso in atto pubblico in relazione al mancato inserimento a bilancio del debito Ream.

Per i giudici Giordana ha agito “come un vero e proprio direttore generale, ingerendo in questioni e decisioni non di sua competenza, esercitando funzioni e ruoli di gestione che non gli spettavano”, ma Appendino e Rolando hanno “consapevolmente condiviso ogni decisione di Giordana nella vicenda Ream, prestandosi ad agire secondo le sue indicazioni, ad assumersi la responsabilità formale delle sue discutibili scelte e perfino a mentire per avallare la linea operativa prescelta dal vero dominus della macchina comunale.”

I tre “hanno omesso dolosamente e deliberatamente di inserire il debito verso Ream nel bilancio di previsione” ed erano “consapevoli di violare le regole contabili” in quanto “avevano conoscenze e competenze tecniche per comprendere perfettamente che non potevano rinviare l’iscrizione a bilancio di un debito ormai scaduto”.

Inoltre la sentenza fa notare come tra Appendino e Giordana ci fosse “un rapporto di forza rovesciato”. “L’inesperienza di Appendino, che era all’inizio del proprio mandato, – scrive il giudice – aveva fatto sì che lei si appoggiasse incondizionatamente al Capo di Gabinetto, che le forniva il supporto e la determinazione necessari per affrontare le sue gravose responsabilità

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