Seguici su

Quotidiano Piemontese

Caso Suarez: interdetti per 8 mesi i vertici dell’Università per Stranieri di Perugia. Indagati anche dirigenti della Juventus

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

I militari della Guardia di Finanza di Perugia, su delega della locale procura nella mattinata di venerdì 4 dicembre hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione, per otto mesi, dall’esercizio del pubblico esercizio dei vertici dell’Università per Stranieri di Perugia per la rettrice, Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e il componente della commissione professor Lorenzo Rocca.
I reati contestati sono quelli di rivelazione di segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto e plurime falsità ideologiche in atti pubblici. Dalle indagini, secondo quanto riferisce una nota a firma del procuratore della Repubblica Raffaele Cantone, è emerso che i contenuti della prova erano stati comunicati prima al calciatore in modo tale da determinare preventivamente esito e punteggio d’esame.

Secondo la stessa nota gli accertamenti investigativi,hanno anche evidenziato come la dirigenza della Juventus, nei primi giorni di settembre, si sia attivata anche ai massimi vertici istituzionali per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti del calciatore.

Gli accertamenti investigativi hanno consentito, altresì, di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento. Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *