Cittadini
Report indaga sulla carenza di personale infermieristico negli ospedali del Piemonte
La puntata di lunedì 23 novembre ha raccontato le storie degli infermieri e dei medici nei reparti covid degli ospedali del Piemonte. Secondo Report “la seconda ondata della pandemia di Covid-19 ha travolto anche la Regione Piemonte, che non si è fatta trovare pronta a gestire questa nuova emergenza. È soprattutto la carenza di personale infermieristico da impiegare negli ospedali ad aver messo in difficoltà le strutture sanitarie. La Regione aveva fatto bandi solo alla fine di ottobre, mentre a settembre aveva cercato personale infermieristico da impiegare nelle scuole”.
Il servizio di Report ha intervistato personale dell’ospedale Mauriziano di Torino e il commissario per l’emergenza Covid della Regione Piemonte Gianfranco Zulian.
Il servizio di Report: AAA infermieri cercasi
L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi per chiarire la situazione ha inviato una nota
Dall’inizio della pandemia ad oggi, per potenziare il personale sanitario e fronteggiare l’emergenza Covid, il Piemonte ha contrattualizzato circa 4.500 operatori aggiuntivi e attivi attualmente su tutto il territorio regionale (medici, infermieri e altre figure a supporto del sistema di gestione delle emergenze e contact tracing, oltre a unità di personale medico per le 90 Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, attive in questo momento in Piemonte).
In particolare da marzo a oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha attivato circa 30 bandi, quasi tutti della durata di un anno, per contrattualizzare le principali figure sanitarie necessarie ad affrontare l’emergenza pandemica.
Nel dettaglio per affrontare la Fase 1 e preparare la Fase 2:
11 bandi conclusi da marzo ad agosto 2020 della durata di un anno (3 a marzo, 3 ad aprile, 2 a maggio, 2 a giugno, 1 ad agosto) per un totale di oltre 4.300 partecipanti.
In particolare:
– 1 bando per medici (lanciato a marzo e concluso a ottobre) per un totale di 750 partecipanti;
– 4 bandi per infermieri (conclusi nei mesi di marzo, aprile, giugno e agosto) per un totale di oltre 1.300
partecipanti;
– 3 bandi per Oss (1 a marzo e 2 ad aprile) per un totale di 2.559 partecipanti;
– 1 bando per assistenti sanitari (concluso a maggio) per un totale di 80 partecipanti;
– 1 bando tecnici di laboratorio (concluso a maggio) per un totale di 275 partecipanti;
– 1 bando per assistenti sociali Usca (concluso a giugno) per un totale di 100 partecipanti.
Per potenziare la Fase 2 sono stati lanciati altri 19 bandi da settembre a novembre 2020 (4 a settembre, 9 a ottobre e 6 a novembre), la maggior parte della durata di un anno e uno di 36 mesi, per un totale di oltre 8.000 partecipanti (due bandi sono ancora in corso).
In particolare:
– 8 bandi per infermieri (nei tre mesi di settembre, ottobre e novembre: due sono ancora in corso, uno dei quali congiunto con personale medico) per un totale parziale di 978 partecipanti;
– 4 bandi per medici (nei tre mesi di settembre, ottobre e novembre: uno, congiunto con personale infermieristico, è ancora in corso) per un totale di 1.730 partecipanti;
– 1 bando per Oss (a ottobre) per un tot. di 1.564 partecipanti
– 1 bando per personale amministrativo (a settembre) per un tot. di 2.951 partecipanti; – 1 bando per assistente sanitario (a settembre) per un tot. di 97 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di laboratorio (a ottobre) per un tot. di 140 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di radiologia (a ottobre) per un tot. di 125 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di prevenzione (a ottobre) per un tot. di 184 partecipanti;
– 1 bando per fisioterapista (a ottobre) per un tot. di 232 partecipanti;
– 1 bando per ostetrica (a novembre) per un tot. di 430 partecipanti.
Nel periodo primavera/estate, inoltre, l’Unità di crisi regionale ha indicato alle Asr la possibilità di attingere anche alle graduatorie di bandi pregressi a tempo indeterminato fino a esaurimento (in particolare per infermieri, Oss e ostetriche).
In generale, dall’inizio della pandemia, ai bandi specifici lanciati dall’Unità di crisi si aggiungono anche i bandi attivati delle singole Aziende sanitarie.
A fine giugno il personale sanitario aggiuntivo reclutato era di circa 2.400 unità, salito ad oggi a circa 4.500 operatori in più per fronteggiare questa fase della pandemia.
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