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Tolto il servizio scuolabus ad una bambina di Collegno perchè non è residente

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Una bambina di 4 anni, domiciliata al campo nomadi di Strada della Berlia, a Collegno, è rimasta senza scuolabus. Il sevizio le è stato revocato perchè non risulta residente nel comune. La famiglia ha presentato ricorso, segnalando che lo scorso anno il servizio era stato garantito. Il campo dista te chilometri dalla scuola, distanza che deve essere coperta a piedi in mancanza del servizio scuolabus.

Il padre della bambina è nato e cresciuto tra Torino e Collegno, ha la nazionalità comunitaria ma non quella italiana e non riesce ad ottenere la residenza, nonostante sia autorizzato a dimorare presso il campo nomadi assieme alla moglie e ai suoi due figli minori.

“Il Comune non ha accolto la domanda di residenza perché è privo di lavoro e non può dimostrare di essere indipendente dal punto di vista economico – spiega all’ANSA l’avvocato Federico Depetris – Il padre è ansioso di volersi inserire nel contesto sociale italiano e di voler garantire ai suoi figli un futuro migliore lontano dal campo rom. Il modo migliore per consentire l’integrazione è garantire l’accesso ai servizi pubblici essenziali come istruzione, salute, lavoro, mentre il mio cliente non può avere un medico di famiglia e sua figlia non può usare lo scuolabus.”

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