Piemonte
Formazione professionale e tirocini: via libera in Piemonte alle attività pratiche in presenza
Il Piemonte ha chiesto a gran voce di fare chiarezza sull’ultimo Dpcm del 3 novembre scorso, che ha lasciato l’intero sistema della formazione professionale e del lavoro senza risposte e senza indicazioni precise sul proseguimento delle attività. Ora finalmente colmiamo questo gap normativo con una chiara interpretazione del Decreto, che consente ufficialmente alla formazione professionale e alle imprese lo svolgimento delle attività pratiche, cosi come di proseguire in presenza stage e tirocini.”: l’annuncio è dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro. Elena Chiorino, in seguito alla nota interpretativa della Prefettura di Torino, interpellata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale del Piemonte per fare luce sui punti rimasti in sospeso con l’ultimo Dpcm del Governo, che aveva lasciato molti dubbi sul poter continuare o meno in presenza la parte pratica dei corsi di formazione professionale finanziata e riconosciuta dalla Regione Piemonte, cosi come i tirocini curriculari ed extracurriculari, compresi quelli di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.
Pertanto, sulla base di tale nota interpretativa, i corsi ITS (Istruzione Tecnica Superiore) e i percorsi di formazione professionale finanziati o riconosciuti dalla Regione Piemonte, nonché i loro esami finali, sono erogati con modalità a distanza, salvo il caso di allievi con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (D.S.A.), ma è consentito svolgere in presenza le attività laboratoriali non procrastinabili previste nei corsi e negli esami.
Possono proseguire i tirocini curriculari ed extracurriculari presso le attività produttive, industriali e commerciali, nel rispetto dei protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro.
“Ringrazio la Prefettura di Torino per aver accolto le nostre proposte – aggiunge l’assessore Chiorino – che abbiamo sostenuto con forza accogliendo e facendoci portavoce del grido d’allarme del nostro sistema formativo e delle preoccupazioni del mondo imprenditoriale: quando si impara un mestiere, tirocini e stage, che chiaramente devono essere svolti nel massimo rispetto delle normative, non possono prescindere da una parte di attività svolta in presenza. Le competenze, in particolare quelle tecniche, per entrare nel mondo del lavoro non si acquisiscono da casa ma con un’esperienza sul campo che solo la formazione on the job può garantire davvero. E’ in gioco il futuro di moltissimi ragazzi e dobbiamo avere ben chiaro il percorso che vogliamo intraprendere”.
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