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Piemonte

63 strutture alberghiere in Piemonte saranno destinate ad ospitare pazienti di covid-19

Vincenzo Spinello

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Da oggi 12 novembre, sono 63 le strutture alberghiere che hanno dato la loro disponibilità, per rispondere all’appello di interesse dell’Unità di Crisi,  ad ospitare pazienti covid dimissibili dagli ospedali, ma ancora positivi, nelle loro strutture, anche asintomatici o paucisintomatici che non possono essere isolati all’interno delle proprie abitazioni.

In tutto, le camere messe a disposizione sono 2271, che possono accogliere uno o più pazienti, sulla base delle specifiche situazioni, così suddivise per provincia: 34 Alessandria; 20 Asti; 57 Biella; 61 Cuneo; 65 Novara; 1644 Torino; 90 Vercelli; 300 VCO. In queste ore, le aziende sanitarie stanno provvedendo a contrattualizzare le strutture.

Ad assistere i pazienti nelle strutture alberghiere saranno persone che abbiano, o stiano per conseguire, la qualifica da operatore socio-sanitario, oppure abbiano un attestato di qualifica di assistente domiciliare, un diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari, una laurea in Educazione professionale o che abbiano svolto per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti (figure per reclutare le quali la Regione ha anche aperto una nuova procedura di manifestazione d’interesse). Le eventuali necessità di cura verranno garantite da medici e infermieri delle Asl stesse.

Nei prossimi giorni si aggiungeranno altri alberghi, visto che la procedura rimane aperta e che diverse aziende hanno già provveduto di propria iniziativa a individuare strutture idonee e a contrattualizzarle (come Asti ed Alessandria), per arrivare allo standard imposto dal Dirmei di acquisire 1 posto letto ogni 4.000 residenti.

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