Cultura
I lavoratori dello spettacolo protestano online: serve un concreto sostegno al reddito
A Torino come a Milano, a Bologna, a Roma, a Napoli, Vicenza e Piacenza e in altre grandi città italiane, i lavoratori dello spettacolo e della cultura si sono nuovamente mobilitati in questi ultimi due giorni.
Da marzo il mondo dello spettacolo e della cultura è stato fermato per limitare la possibilità di contagio in ogni modo. Ora che l’autunno è arrivato vediamo che le uniche a non essersi concretamente preparate sono le Autorità pubbliche: protocolli firmati ma non attuabili, trasporti in tilt, un sistema sanitario sul quale non è stato fatto il minimo investimento. Vogliamo da parte delle istituzioni nazionali risposte e soluzioni concrete con riforme radicali del settore spettacolo che, ad oggi, non è tutelato.
Serve essere ascoltati e serve pragmatismo, perché un secondo lockdown imminente non può che essere un ennesimo disastro sociale ed economico per il nostro comparto come per tutto il resto del Paese.A Torino ci siamo trovati costretti a rimandare la manifestazione prevista per sabato 7 novembre a sabato 5 dicembre, vista la natura regionale del nostro coordinamento eterogeneamente dislocato fra Torino, Alessandria, Cuneo e Novara, visto il rischio sanitario in essere e vista la scelta dell’ufficio di gabinetto della questura di Torino nel vietare ogni forma di manifestazione di piazza. Abbiamo dunque tenuto una conferenza stampa online alla quale hanno partecipato decine di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura piemontesi e molti giornalisti. Nonostante la complicata situazione, le nostre richieste e le nostre istanze sono, a maggior ragione, più che mai attuali e più che mai urlanti giustizia. Abbiamo bisogno di un concreto sostegno al reddito vista la situazione, abbiamo bisogno di diritti, abbiamo bisogno di reali tutele sui luoghi di lavoro e nei momenti di non-lavoro obbligato. A fronte di queste nuove restrizioni la nostra categoria e il nostro comparto deve essere sostenuto nella fase emergenziale e non solo. Pretendiamo una reale e strutturale riforma del sistema cultura e spettacolo. Durante la conferenza stampa è stata presentata anche la proposta ufficiale della rete intersindacale RISP, per una totale riforma del comparto normativo del lavoro nello spettacolo e nella cultura. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una struttura del comparto lavorativo in grado di garantirci diritti essenziali.
Dopo aver già ottenuto il “bonus solidarietà-cultura”, disponibile da circa due mesi per lavoratori autonomi, associazioni e piccole attività, la prossima settimana daremo vita ad una conferenza stampa congiunta con Regione Piemonte per presentare il risultato di questi mesi di mobilitazione: un bonus regionale dedicato a lavoratori subordinati, parasubordinati e intermittenti.
Iniziano a vedersi i risultati ottenuti grazie al nostro splendido, motivato e partecipato percorso collettivo. La strada da fare è ancora lunga ma, forti della ragione delle nostre istanze e della nostra determinazione, sappiamo che possiamo arrivare a grandi traguardi.
Uniti e determinati!
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