Cultura
Orchestra Rai, Daniele Gatti interpreta Wagner e Beethoven senza il pubblico in sala
Dopo i tre “Concerti di Primavera” e dopo la serata inaugurale dei “Concerti d’autunno” dello scorso settembre, torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Daniele Gatti, protagonista del concerto di giovedì 5 novembre alle 20.30. A seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre, l’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino non potrà accogliere il pubblico in sala. Il concerto sarà quindi trasmesso in streaming audio-video sul portale di Rai Cultura (www.raicultura.it) e in diretta su Radio3. Sarà anche proposto in differita su Rai5 domenica 15 novembre in prima serata alle 21.15. Le indicazioni per il rimborso dei biglietti annullati per il pubblico in sala saranno comunicate nel dettaglio sul sito dell’Orchestra Rai e sui social media a partire da martedì 10 novembre.
Daniele Gatti è Direttore musicale dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Mozart, ed è Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra. Ha ricoperto incarichi presso orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, dell’Accademia di Santa Cecilia, presso la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra. I Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Symphonieorchestrer des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala sono alcune delle istituzioni sinfoniche che dirige regolarmente.
Il programma musicale è modificato rispetto a quello comunicato inizialmente, per coinvolgere un organico orchestrale più ridotto, nel rispetto delle misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria. La serata si apre con il Siegfried-Idyll (Idillio di Sigfrido), composizione cameristica scritta da Richard Wagner nel 1870 come regalo per la moglie Cosima dopo la nascita del figlio Siegfried, eseguito nella villa di famiglia la mattina di Natale del 1870, giorno del trentatreesimo compleanno di lei.
A seguire la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, detta “Pastorale”, con la quale l’Orchestra della Rai e Daniele Gatti proseguono il loro omaggio a Ludwig van Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita, dopo l’esecuzione delle Sinfonie n. 4 e n. 7 proposte il 17 settembre. L’opera fu ultimata nel 1808 e diretta per la prima volta dall’autore nel dicembre di quell’anno al Theater an der Wien. Segna un momento di trasfigurazione idilliaca nell’esistenza del genio beethoveniano, sempre scosso dall’intensità del sentire e del soffrire. «Più espressione del sentimento che pittura», il brano prende le distanze dal descrittivismo musicale, elevando l’intima comunione con la natura campestre a senso di religioso stupore e di rapita ammirazione dell’uomo di fronte alla bellezza del creato.
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