Conte alla Camera: situazione Covid-19 molto preoccupante, chiudono musei e scuole secondarie

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato alla Camera le nuove ipotesi per il prossimo Dpcm che dovrebbe essere attivo entro mercoledì. Conte si è detto pronto ad ascoltare tutte le posizioni prima della firma. Il Presidente ha detto che il quadro della pandemia in Europa è particolarmente critico e sono inevitabili nuove misure restrittive.

Conte ha poi dato tutta una serie di dati sull’epidemia in Europa e in Italia, quelli noti, che comprendono le misure sanitarie applicate nel nostro Paese. I posti letto occupati in terapia intensiva in questo momento sono poco più della metà di quelli disponibili. Preoccupante è l’affollamento degli ospedali, soprattutto nei reparti “non covid”. Pronti, in caso di necesssità, ad intervenire 453 medici militari. Nonostante gli sforzi – ha detto Conte – la situazione risulta “molto preoccupante”.

Conte ha confermato che 11 regioni sono classificate a Rischio Alto e altre 8 entreranno in questa fascia nelle prossime settimane. Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino la soglia critica di occupazione delle terapie intensive nel prossimo mese. Queste previsioni tuttavia non tengono conto degli eventuali effetti del Dpcm del 24 ottobre.

“Alla luce dell’ultimo report e della situazione che risulta particolarmente grave – ha ancora detto Conte – siamo costretti ad intervenire attuando ulteriori misure restrittive modulate sul diveso livello di rischio dei vari territori”.

Il Presidente ha insistito molto sull’importanza di differenziare gli interventi da zona a zona e sulla possibilità di stingere e allargare le misure decise.

“Il prossimo Dpcm individuerà tre aree per tre scenari di rischio. L’inserimento di una regione in una specifica fascia dipenderà dal Ministero della Salute. Per l’intero territorio nazionale pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali. Chiuderanno i corner di scommesse e videogiochi. Chiuderanno musei e mostre, dimezzamento della capienza dei mezzi pubblici. Verranno limitati gli spostamenti tra regioni. Ci saranno limiti agli spostamenti delle persone nelle fasce serali. Le scuole di secondo grado passeranno integralmente alla didattica a distanza.”

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