Cronaca
Cellulare sotto il parucchino per superare l’esame di guida, 55 patenti irregolari a Torino
L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Torino, è nata nel mese di novembre 2018 ed ha permesso di scoprire due organizzazioni criminali create per consentire a cittadini cinesi che non conoscono la lingua italiana e le norme del codice della strada di conseguire la patente di guida.
La polizia giudiziaria era intervenuta nella sala esami della motorizzazione a seguito di una segnalazione relativa a un uomo che stava effettuando la prova a quiz utilizzando delle cuffie per ascoltare le domande riportate sullo schermo. Gli agenti avevano così riscontrano come l’uomo occultasse tra gli indumenti e sotto una parrucca appositamente indossata un telefono cellulare e un trasmettitore bluetooth collegato. Una strumentazione utile al candidato per ricevere suggerimenti da una terza persona, posizionata all’esterno della motorizzazione.
La successiva indagine ha fatto quindi luce sulle due organizzazioni criminali composte per la quasi totalità da cittadini cinesi, che, dietro il versamento di ingenti somme di denaro, era in grado di garantire il conseguimento di patenti di guida a loro connazionali.
L’ascolto delle conversazioni telefoniche intercettate ha permesso alla polizia di delineare compiutamente il modus operandi dei soggetti coinvolti nell’attività, che fruttava sino a 7000 euro circa a patente a seconda del servizio offerto, che poteva riguardare la sola prova teorica o, come emerso nel corso delle indagini anche quella pratica. Nove i soggetti individuati: sette cinesi, un peruviano e un italiano.
Nell’ottobre 2019 è stata depositata una prima informativa alla procura, nella quale venivano deferite in stato di libertà 63 persone, ritenute responsabili di aver truccato 55 esami per il rilascio di patenti di guida. Ha fatto seguito una seconda, nel giugno di quest’anno, in cui risultavano indagati altri 45 cittadini cinesi, coinvolti in altrettanti episodi illeciti.
Lo scorso mercoledì le forze dell’ordine hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip nei confronti di nove persone, due in carcere e sette destinatarie dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni in varie località della penisola, in particolare a Vasto, in provincia di Chieti, dove il capo di una delle due organizzazioni, destinatario di una misura in carcere, pur avendo mantenuto la residenza a Torino, aveva trasferito i propri affari.
L’autorità giudiziaria ha già provveduto a emettere 50 decreti di sequestro a carico di quelle patenti che si è accertato essere state ottenute attraverso i metodi descritti.
Nel video quanto è accaduto durante un esame di guida.
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