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Il sindaco: da maggio la Regione pubblica dati errati sul Covid-19 a San Maurizio Canavese

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“La correttezza delle informazioni è fondamentale sempre, ma soprattutto in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia”. Lo dichiara il sindaco di San Maurizio Canavese, Paolo Biavati, segnalando l’imprecisione dei dati dell’andamento del contagio in questo Comune pubblicati quotidianamente dalla Regione Piemonte.
Da mesi infatti – segnala Biavati – continuano ad essere conteggiati 9 cittadini positivi al virus in più rispetto al numero reale. Ad oggi, per esempio, ne sono segnalati 25, mentre in realtà sono 16.

“Non è un semplice dettaglio – precisa il sindaco – e soprattutto la mia non è un’accusa nei confronti dell’Ente regionale e di coloro che sono chiamati ad aggiornare i dati. È un momento difficile per tutti e comprendo le difficoltà che ogni Ente ed ogni Ufficio si ritrovano ad affrontare”.

Sta di fatto che, nonostante ripetute segnalazioni dal mese di maggio ad oggi, il dato continua ad essere errato e San Maurizio Canavese non è l’unico Comune della zona a lamentare questo problema.

“Una simile e ripetuta imprecisione nei numeri – ribadisce Paolo Biavati – crea confusione e incertezza nei cittadini, minando la credibilità stessa delle Istituzioni che sono chiamate a fornire informazioni chiare e trasparenti. Mai come quest’anno ci siamo resi conto di quanto sia importante un’informazione capillare e corretta. Il nostro Comune si è impegnato al massimo nella produzione e diffusione di informazioni tempestive e sempre verificate, per supportare l’enorme lavoro che gli Uffici hanno dovuto svolgere a sostegno della comunità e in particolare delle famiglie più duramente colpite dagli effetti della pandemia. Ma è sufficiente un dato errato, soprattutto se fornito da un Ente come quello regionale e poi diramato dagli organi di stampa, per minare la credibilità dell’intero sistema. Abbiamo segnalato l’errore per mesi e in tutti i modi, ma non è stato ancora corretto. Riteniamo sia importante che i dati vengano forniti correttamente e che ciascuno di noi faccia responsabilmente la propria parte e il proprio lavoro, curando anche quelli che possono sembrare semplici dettagli. Di tutto hanno bisogno i cittadini fuorché di incertezza, confusione e mancanza di trasparenza. Specialmente in un momento come quello attuale”.

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