Cronaca
Bloccato un rave party che si doveva tenere a Cerano e avrebbe potuto essere fonte di un focolaio di coronavirus
Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia della Finanza sono intervenuti per impedire un Rave party a Cerano nel novarese che avrebbe comportato l’arrivo di centinaia di giovani, già in viaggio da tutto il nord Italia e da alcuni paesi europei.
La Polizia Locale di Cerano ha segnalato la presenza di alcuni individui all’interno del capannone industriale della ditta Elmit. Le Forze dell’Ordine hanno costatato la presenza nell’area industriale di alcuni giovani che muniti di tutta l’attrezzatura musicale necessaria stavano allestendo il capannone per avviare un rave party.
Il problema da subito è stato di evitare che si avviasse una manifestazione cui avrebbero preso parte centinaia di giovani, in violazione dei decreti governativi e certamente critica dal punto di vista della potenziale diffusione del virus.
Mentre una parte del contingente presidiava la ditta diverse pattuglie delle Forze dell’Ordine hanno intercettato ed allontanato, sulla strada statale che porta a Cerano, oltre 300 giovani che stavano convergendo al luogo della festa. L’ operazione ha indotto centinaia di ragazzi provenienti da tutto il nord Italia a non raggiungere Cerano dato che lo svolgimento della festa era stato compromesso.
Sono state denunciate 6 persone, tutte pregiudicate anche per reati specifici, in concorso tra loro, per i reati di invasione di terreni e danneggiamento. una di queste, è stata denunciata anche per il reato di false dichiarazione rese ad un pubblico ufficiale sulla identità personale. Inoltre, tutto il materiale musicale che gli organizzatori avevano portato sul posto è stato sequestrato, insieme al furgone utilizzato per il trasporto di detto materiale.
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