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Inghilterra post-brexit: cosa cambia dai viaggi al lavoro

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Se fino a poco tempo fa l’Inghilterra era una meta facilmente raggiungibile per chiunque, oggi la questione si complica. Con la brexit e con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si sta andando incontro ad un cambio di scenario piuttosto radicale e che sta evolvendo di giorno in giorno.

Ancora oggi non vi sono certezze in merito alla situazione che si andrà a configurare, ma è sicura una cosa: dai viaggi di lavoro alle semplici vacanze, adesso bisognerà fare maggiore attenzione ai dettagli e studiare esattamente cosa serve per visitare l’Inghilterra.

Viaggiare nell’Inghilterra post-brexit

L’Inghilterra non fa più parte dell’Unione Europea, ma fino a dicembre 2020 si può comunque visitare questo paese viaggiando con la sola carta di identità, proprio come accadeva in passato. Andando al di là delle difficoltà legate alla pandemia, e ad una situazione sanitaria ancora oggi incerta, per la quale è sempre bene consultare il sito Viaggiare Sicuri, queste sono le regole attuali.

Di contro, da gennaio 2021 scadrà il termine e si potrà entrare nel Regno Unito soltanto esibendo il passaporto, proprio perché il paese entrerà ufficialmente nella lista delle destinazioni extra-UE, e si comporterà come tale. Attenzione, però, perché oltre al passaporto servirà anche il visto, e questa è una delle novità più importanti per quanto concerne le vacanze in Inghilterra. Il visto dovrà essere richiesto almeno 3 giorni prima, ma la procedura non sarà affatto complicata, dato che basterà seguire un preciso iter online. Il visto elettronico ESTA avrà un costo, ma ancora non è chiaro quale sarà.

Cosa cambia per chi vuole trasferirsi per lavoro?

Se da un lato i turisti non dovranno affrontare chissà quali complicazioni, il discorso relativo ai trasferimenti per lavoro è molto diverso. Dopo la brexit, è chiaro che l’Inghilterra non accetterà chiunque, e anzi il paese è stato molto chiaro su questo aspetto: verrà messo un freno ai trasferimenti definitivi.

Prima di vedere nel dettaglio le modalità per la selezione dei lavoratori, è bene ricordare che per quanto concerne il trasferimento potrebbe essere utile rivolgersi ad un servizio specializzato in traslochi tra Italia e Inghilterra, come Blissmoving, ad esempio, utile anche per il disbrigo delle diverse pratiche burocratiche.

Nello specifico, ci sarà un sistema di valutazione che obbligherà i candidati a raggiungere come minimo una quota di 70 punti, con una serie di criteri con un certo peso. Per esempio, avere uno sponsor varrà 20 punti, così come la presenza di competenze specifiche e comprovate. Inoltre, i candidati dovranno avere un’offerta salariale minima di 25.600 sterline, sebbene siano comunque presenti delle eccezioni.

Per il futuro sarà dunque fondamentale studiare con attenzione tutti i meccanismi e i criteri di valutazione utilizzati. In realtà il problema riguarderà soprattutto i lavoratori poco qualificati, mentre i professionisti con un certo grado di competenze non dovrebbero avere difficoltà ad ottenere il permesso di lavoro. Lo stesso discorso vale per chi lavora in settori di nicchia.

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