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In Piemonte si discute la proposta di legge per stanziare 3 milioni per la coltivazione della canapa

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Si sono svolte in terza Commissione le prime determinazioni sulla proposta di legge presentata dal M5s per sostenere la coltura della canapa a basso contenuto di Thc e le relative filiere produttive.

Il provvedimento intende rilanciare la tradizione piemontese della produzione canapicola, in particolare della varietà “cannabis sativa L.”, la cui coltivazione – ai sensi della Legge 242/16 – è consentita senza necessità di autorizzazioni poiché il suo contenuto di Thc è inferiore o uguale allo 0,2%.

Nel settore della canapa, ha sottolineato il primo firmatario della legge, il Piemonte gioca un ruolo centrale, considerando che la maggior parte della produzione italiana proviene – secondo asso canapa – proprio dalla nostra regione e la richiesta di semi dai Paesi Ue ed extra Ue come Usa e Canada è altissima.

La proposta di legge intende stanziare un milione di euro (500 mila in parte corrente e 500 mila in conto capitale) per ciascun anno del triennio 2020-2022 per superare le carenze normative per introdurre misure di sostegno concreto alla coltivazione e alla trasformazione della cannabis sativa L. e alla costituzione di filiere produttive in particolare nei settori alimentare, industriale, tessile e ambientale fino alla possibile realizzazione di un distretto della canapa in Piemonte. In totale, quindi, 3 milioni di stanziamento.

Oltre ai consiglieri del M5s, sono intervenuti nel dibattito esponenti di Pd e Lega, che ha sottolineato la necessità di coinvolgere l’Assessorato all’Agricoltura. Nei prossimi giorni si determinerà il calendario delle consultazioni mentre in Aula saranno relatori di maggioranza del provvedimento la Lega e di minoranza il M5s e il Pd.

In apertura di seduta gli assessori al Lavoro e formazione professionale e all’Energia hanno illustrato la parte relativa alle loro materie di competenza per consentire alla Commissione di esprimere il proprio parere consultivo sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) per il triennio 2021-2023.

L’assessore al Lavoro, sottolineando come l’emergenza Covid abbia avuto un impatto negativo sui consumi e sul mercato del lavoro, ha evidenziato la necessità di creare le condizioni per rendere il Piemonte sempre più attrattivo attraverso investimenti sulle tecnologie digitali e sullo sviluppo sostenibile lo sviluppo e interventi per il settore manifatturiero di qualità. Per quanto riguarda l’orientamento e la formazione, si mira in particolare a incentivare la creazione di profili professionali in grado di avere sbocchi reali nel mercato del lavoro e a curare la formazione professionale continua.

L’assessore all’Energia si è soffermato sul Piano energetico ambientale regionale (Pear), lo strumento di programmazione pluriennale per seguire e governare lo sviluppo energetico-ambientale del territorio regionale e promuoverne l’intera filiera per raggiungere e monitorare gli obiettivi prefissi dall’Ue. In particolare, sul bando aperto tra il 2018 e il 2019 che consentiranno alla rete d’illuminazione pubblica un risparmio medio di energia elettrica superiore al 50%.

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