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Cultura

Il Decreto per il sostegno all’economia esclude i teatri con meno di 100 posti. L’appello dei lavoratori per inserirli nel piano

Gabriele Farina

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Riceviamo e pubblichiamo un appello al Ministro Franceschini per sostenere i piccoli teatri firmato dai lavoratori dello spettacolo del Piemonte, che denunciano come il decreto-legge “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” esclude i teatri con meno di 100 posti.

Il Teatro riveste una funzione specifica nella Società Civile, è il cuore pulsante di una comunità e luogo di cultura e socializzazione.

Il sistema teatrale del nostro Paese è articolato in modo vario e complesso.

Oltre che sulle realtà riconosciute e sovvenzionate, il sistema si fonda, anche e soprattutto, sull’attività di numerose piccole sale, con capienze inferiori a 100 posti, e che svolgono una insostituibile azione di prossimità nei territori nei quali hanno faticosamente messo radice.

Queste numerose sale teatrali, distribuite su tutto il territorio nazionale, rappresentano un importante presidio di legalità e inclusione sociale, (spesso l’unico), in territori difficili e ad alto rischio di emarginazione. Spesso sono teatri collocati in zone periferiche della città o nei comuni delle province, costituendo un caposaldo di contrasto alla povertà culturale ed educativa.

Nel corso degli anni, hanno costruito una profonda connessione con la cittadinanza e con il quartiere, creando un pubblico diversificato, producendo spettacoli, realizzando rassegne e stagioni con artisti nazionali e internazionali, ospitando laboratori, workshop di formazione, residenze creative e dando spazio a giovani artisti e compagnie indipendenti, in un clima di coesione e inclusione sociale.

Si tratta di sale teatrali perlopiù di natura privata, con alte spese di gestione che, attualmente, per via delle restrizioni anti-covid, dovranno ridurre la capienza a un massimo di 30/35 spettatori, operazione che inevitabilmente porterà alla chiusura o, nella migliore delle ipotesi, a una perdita economica notevole e una conseguente riduzione della produzione artistica nonché dell’offerta di lavoro per numerose compagnie teatrali e lavoratori-lavoratrici dello spettacolo.

Con il decreto-legge del 14 agosto 2020 “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” il ministro Franceschini, ha stanziato 10 milioni di euro per gli esercizi teatrali, includendo le sale tra i 100 e 299 posti, ma escludendo le sale con numero di platea inferiore ai 100 posti.

Quindi, questo decreto-legge, esclude a priori tutte le piccole sale dei teatri di prossimità.

Data l’importanza di questi luoghi di cultura, chiediamo al Ministro per i Beni, Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini, di farsi carico anche di queste realtà e di estendere il finanziamento in maniera capillare a tutti i teatri, incluse le sale teatrali da 1 a 99 posti, distribuendo i finanziamenti in base alle esigenze reali e alle perdite concrete che tutti questi luoghi di cultura hanno dovuto affrontare in questi mesi e che ancora affronteranno nel futuro prossimo.

Coordinamento regionale Lavoratori e Lavoratrici dello Spettacolo Regione Piemonte

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