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Piemonte

Aborto farmacologico, la Regione Piemonte vieta la somministrazione della pillola abortiva RU486 nei consultori e impone il ricovero

Vincenzo Spinello

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La regione Piemonte, con una circolare inviata a tutte la ASL e ASO piemontesi ha posto il divieto di somministrazione della pillola abortiva RU486 nei consultori, stabilendo il ricovero ospedaliero per l’interruzione farmacologica di una gravidanza, andando in netto contrasto con le linee di indirizzo date ad agosto da parte del Ministero della Salute.

Questa decisione è arrivata in seguito ad un confronto con esponenti delle diverse realtà sanitarie e sociali, tra le quali la Federazione Federvi.PA. e il dott. Silvio Viale, responsabile del Servizio Unificato IVG dell’Ospedale Sant’Anna di Torino.

La circolare impone il divieto di aborto farmacologico direttamente nei consultori piemontesi, riservando l’attuazione dell’interruzione di gravidanza, anche farmacologica, alle strutture ospedaliere; inoltre sono stati attivati degli sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. Per quanto riguarda l’aborto farmacologico le modalità di ricovero saranno valutate dal medico e dalla direzione sanitaria.

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