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Nunzio Pupi D’Angeri vuole comprare il Toro se Cairo glielo vende e se la sindaca accetta di cedere lo stadio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una nuova ipotesi possibile per i tifosi del Toro per il futuro della società è nata verso la fine dell’ultima puntata di Tiki Taka in cui uno degli ospiti di Piero Chiambretti l’ambasciatore per gli affari europei del Belize Nunzio D’Angieri detto Pupi ha dichiarato “sono pronto a fare un’offerta d’acquisto per il Torino”.

Tuttosport ha intervistato Nunzio Alfredo D’Angieri il cui soprannome Pupi è una dedica a Paolo Pulici: “È vero, sono disposto a rilevare il Torino. Le condizioni imprescindibili sono due: che Cairo voglia vendere, e che il sindaco Appendino mi conceda la possibilità di acquisire lo stadio”.

Ma di chi stiamo parlando ? Il sito di  Nunzio Alfredo D’Angieri racconta la storia quasi da romanzo del sedicente nuovo potenziale compratore dei granata che nel 2017 la rivista Forbes ha giudicato al 601° posto nella classifica degli uomini più ricchi al mondo.

Una famiglia di origini palermitane e torinesi di stirpe ebrea che fu costretta ad abbandonare la Mole durante il fascismo, ma che fece in tempo di tornare a Torino per la sua nascita e per i primi studi al  Sociale dai Gesuiti e poi in Svizzera, al collegio Rosenberg. Poi negli Stati Uniti alla Boston University la laurea per diventare avvocato e i primi lavori a New York dove si occupò dell’azienda petrolifera Texaco da cui fu inviato in Libia fino ad arrivare ad Arafat, il leader palestinese per cui lavorò per 22 anni accompagnandolo per ritirare il Premio Nobel per la Pace.

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