Ambiente
Il direttore di Cinemambiente Gaetano Capizzi illustra l’edizione di quest’anno
Gaetano Capizzi, direttore di Cinemambiente, illustra l’edizione 2020, senza gara tranne per i ragazzi di Cineambiente Junior e con proiezioni sia in presenza che online:
La pandemia che ha travolto il mondo, in questi mesi, ha relegato in secondo piano altre emergenze globali, come i cambiamenti climatici, ancora oggi il problema planetario più urgente, per i quali non esiste la prospettiva di un vaccino a breve termine, né si può imparare a conviverci. Le gravi crisi ambientali che erano e restano drammaticamente attuali non potevano che indurre una realtà come la nostra a continuare con ancora maggior impegno il proprio lavoro diffuso di informazione e sensibilizzazione. Per questo motivo, pur tra mille difficoltà, in questo “annus horribilis” abbiamo fatto ogni sforzo non solo per non interrompere l’azione di CinemAmbiente, ma anzi per rilanciarla. Il nostro storico slogan “Movies Save the Planet”, riproposto nel claim di questa 23^ edizione del Festival, è quasi un ritorno agli inizi, un volere ripartire dai principi originari che ci hanno guidati in quest’impresa per oltre vent’anni: la consapevolezza della gravità della crisi ambientale e l’efficacia del cinema nel comunicarla.
Abbiamo affrontato il 2020 con un’intensa attività di proiezioni, iniziata durante il lockdown con la rassegna di film in streaming, “Cinemambiente a casa tua”, frutto di una grande gara di solidarietà tra registi che hanno concesso gratuitamente l’uso dei loro film e di una risposta di pubblico e stampa eccezionale. Il nostro lavoro è proseguito poi con la rassegna estiva dal vivo “Cinemambiente in Valchiusella”, che ha registrato il sold out a ogni evento, e continua ora con questo 23^ Festival Cinemambiente in forma di “special edition”. Spostato dal tradizionale periodo di inizio giugno, il Festival, pur avendo ridotto i giorni di programmazione, punta ugualmente ad espandere il proprio pubblico percorrendo nuove strade. Si svolgerà, infatti, sia dal vivo che online con una selezione di film proposti contemporaneamente al cinema e sul web. L’aggiunta di una sala virtuale è stata possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, già sperimentata nella scorsa primavera con la citata rassegna in streaming.
La situazione sanitaria ci ha indotti a ridurre al minimo la presenza fisica dei registi e dei relatori, ma le piattaforme di videoconferenza ci permetteranno di avere virtualmente in sala molti degli autori e dei protagonisti dei film tenendo vivo il contatto con il pubblico che è da sempre essenziale per il nostro Festival.
Alla chiusura delle iscrizioni a fine marzo risultavano da sottoporre alla selezione circa 3000 titoli, un numero notevole che dimostra la vitalità, non solo numerica, del cinema ambientale.
Il cartellone finale tra lungo, medio e cortometraggi, presenta poco meno di una settantina di film, provenienti da ventisei paesi, per la quasi totalità in anteprima italiana e tutti “fuori concorso”. Per il Festival 2020 abbiamo scelto, infatti, di non introdurre alcuna sezione competitiva, per non mobilitare giurati, per non incrementare riunioni e viaggi e per sottolineare quello che è il senso di quest’edizione: contribuire alla ripartenza del dibattito ambientale con l’apporto “cooperativo” di tutti: registi, interpreti, ospiti e spettatori.
L’unica sezione competitiva di quest’edizione insolita è quella di CinemAmbiente Junior, il concorso nazionale a cui hanno partecipato i cortometraggi realizzati dagli studenti prima della chiusura delle scuole e i cui risultati erano attesi già a giugno.
Questi mesi di epidemia hanno fatto toccare con mano che cos’è un’emergenza globale e quanto sia fragile l’equilibrio su cui le nostre vite si reggono. Il tentativo di quest’edizione del Festival Cinemambiente, ancor più che delle passate, è di richiamare l’attenzione sul modo in cui le crisi ambientali – i cambiamenti climatici in testa – possano generare conseguenze di portata irrimediabile, di mostrare come i nostri atteggiamenti possono cambiare le cose e di invitare tutti ad agire immediatamente.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese