Società
Torino invita il governo a non riconoscere l’annessione israeliana di aree del territorio palestinese occupato nel 1967
Con l’ordine del giorno approvato in aula su proposta di Valentina Sganga (M5S) ed altri consiglieri e consigliere, il Consiglio comunale di Torino invita il governo italiano a proporre iniziative volte a scongiurare l’annessione formale da parte di Israele di alcuni territori della Cisgiordania, e comunque a non riconoscere l’annessione israeliana di aree del territorio palestinese occupato nel 1967.
Al governo viene inoltre chiesto di avviare iniziative per indurre il governo israeliano a porre fine alla costruzione degli insediamenti illegali, visto il divieto della Quarta Convenzione di Ginevra di trasferire la popolazione civile in territorio occupato, i pronunciamenti del Consiglio Europeo e la Risoluzione n. 2334 del 2016 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il documento approvato sottolinea inoltre la necessità di intraprendere iniziative utili per la tutela dei diritti della popolazione palestinese, garantendo allo stesso tempo una giustizia che sia imparziale e trasparente, e ribadisce il diritto dei palestinesi di restare nella loro terra (comprese la Valle del Giordano e l’area settentrionale del Mar Morto) condannando qualsiasi trasferimento forzato.
Viene inoltre reclamata la cessazione della fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamenti a tutte le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, laddove sussista un rischio chiaro che tali forniture possano essere usate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario.
Il provvedimento è stato approvato con il voto favorevole di M5S, Connessione Civica, Torino in Comune, Lista Civica per Torino e sindaca. Hanno votato contro Lega e Rinascita Torino.
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