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Cultura

Sessanta proposte per il Patto di Collaborazione Antirazzista della Città di Torino

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Sessanta le candidature giunte. Si è chiusa ieri la finestra per la presentazione di proposte di collaborazione alla scrittura di un Patto di Collaborazione sull’antirazzismo.

Con una delibera approvata il 17 marzo, Torino è stato il primo comune in Italia a dichiarare che il patrimonio di azioni e pratiche antirazziste è un bene comune cittadino. A seguito di tale impegno, la Città ha pubblicato un avviso pubblico per presentare proposte di collaborazione su tre ambiti specifici: aumentare la conoscenza della natura dei crimini d’odio razzisti presso le comunità delle potenziali vittime e il resto della società; costruire spazi per il dialogo facilitato e lo scambio di pratiche fra soggetti diversi; costruire strumenti per favorire la denuncia dei crimini d’odio razzisti e rafforzare la capacità di perseguirli e sanzionarli.

L’avviso pubblico ha riscontrato un fortissimo interesse da parte della società civile torinese. Delle sessanta realtà candidate, oltre 20 sono associazioni di comunità, comitati informali di giovani di seconda generazione e comunità religiose, mentre quasi una trentina sono associazioni culturali, di volontariato o ONG che lavorano nel campo dell’intercultura, dell’intersezionalità, dei diritti umani. A completare il quadro vi sono soggetti istituzionali, reti di secondo livello, centri giovanili e sindacati.

“Sono incredibilmente orgoglioso dei risultati raggiunti da questo avviso pubblico, che dimostrano ancora una volta la generosità, l’attenzione, la resilienza della società civile torinese”, ha commentato l’assessore ai Diritti Marco Giusta. “Abbiamo lanciato una sfida, e la cittadinanza l’ha raccolta e ha rilanciato: il percorso che si avvierà è straordinario e unico nel nostro Paese. Torino non è ancora una città pienamente antirazzista: ma ha l’umiltà, l’intelligenza, e la forza di diventarlo”.

Dopo aver vagliato e sistematizzato le proposte ricevute, il Comune farà partire i lavori per il percorso di scrittura partecipato del Patto vero e proprio, che dovrebbe concludersi in autunno.

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