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“Le scuole riapriranno il 14 settembre” conferme dalla ministra Azzolina e dal premier Conte

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Interno di un'aula scolastica

Le scuole riapriranno il 14 settembre, arriva la conferma del Governo che ha ufficializzato le voci che correvano. Un miliardo di euro per l’edilizia scolastica e per la pulizia dei locali. La ministra per la Pubblica Istruzione Lucia Azzolina annuncia anche 50 mila assunzioni tra tempo determinato e tempo indeterminato per sopperire ai pensionamenti.

La scuola non aveva mai visto tutti questi fondi, l’ulteriore miliardo stanziato è la dimostrazione che la amiamo, è il nostro futuro – ha dichiarato in conferenza stampa il ministro Azzolina – dal 14 settembre le scuole saranno pulite, sarà mantenuto il metro di distanziamento con ingressi scaglionati, faremo formazione al personale scolastico. La scuola ha bisogno di spazi, abbiamo per questo creato un software che ci dicesse quanti metri quadrati abbiamo a disposizione per ogni singola classe o negli spazi comuni. In base a questi dati abbiamo capito che circa il 15% degli studenti che dovrà andare al di fuori degli edifici scolastici.
Interverremo con l’edilizia scolastica, la scuola deve riaprire ed essere nuova, più aperta e inclusiva, ho ricevuto richieste specifiche con studenti che possano fare scuola anche al di fuori dalle scuole, nei musei, nei cinema, nei teatri e, perché no, anche al parco. Abbiamo bisogno anche di più organico, con i soldi che stiamo stanziando possiamo assumere fino a 50 mila persone e quest’estate assumeremo anche a tempo indeterminato in base ai pensionamenti. A luglio lo stipendio dei docenti aumenteranno tra gli 80 e i 100 euro al mese. Poi andrò in visita regione per regione, amo la scuola e lo voglio urlare al Paese.

Anche il premier Giuseppe Conte ricorda le misure già decise prima delle linee guida per la ripartenza delle scuole:

Vogliamo riaprire il 14 settembre in sicurezza. Chiudere le scuole è stata una decisione molto sofferta, una decisione che ci ha fatto male, la didattica a distanza ci ha permesso di andare avanti con l’insegnamento ma siamo anche consapevoli che è stata una questione di necessità. Ci rendiamo conto che non eravamo preparati per una didattica a distanza in piena efficienza. Nessuno deve dubitare del fatto che la scuola è al centro dell’azione politica del governo. Continueremo a investire sempre di più, ricordo che già nel decreto ‘Rilancio’ abbiamo stanziato un miliardo per la ripartenza, 330 milioni ai dirigenti scolastici per interventi di sicurezza, 330 milioni agli enti locali per procedere per interventi di edilizia leggera.
Dall’inizio dell’anno abbiamo stanziato quasi 2 miliardi per l’edilizia scolastica che abbiamo per buona parte sbloccato. Sulla scuola siamo molto ambiziosi e non abbasseremo mai la soglia di attenzione.

 

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