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Cronaca

Coronavirus. I nuovi focolai in Italia: Mondragone e Bologna

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Alta tensione nella cittadina casertana di Mandragone dopo l’esplosione di un focolaio Covid. Un gruppo di bulgari, residenti ai palazzi Ex Cirio, ha protestato uscendo fuori dalla zona rossa istituita nell’area per la presenza di quasi 50 casi di positività al Covid. Le forze dell’ordine che presidiano i varchi sono riuscite a riportare dentro gli stranieri. Sono arrivati a quota 49 i casi di positività nel complesso residenziale.

Si tratta in massima parte di cittadini bulgari residenti in quattro dei cinque palazzoni divenuti off limits da lunedì 22 giugno, dopo che è entrata in vigore l’ordinanza della Regione. Vanno inoltre avanti, anche se a rilento, le operazioni di trasferimento delle persone positive, peraltro tutte asintomatiche, al Covid Hospital di Maddaloni, dove sono diciannove quelli attualmente ricoverati; ieri sono stati trasferiti sei contagiati, ne mancano all’appello altri tredici, cui si aggiungono i nuovi positivi. Qualcuno tra i positivi, però, non si riesce a rintracciare; molti inquilini, specie tra gli stranieri, non risultano censiti, e si ipotizza che abbiano fatto perdere le tracce, anche per timore di perdere il lavoro; molti sono braccianti agricoli, spesso sfruttati dai caporali di nazionalità bulgara, alcuni dei quali vivono anche agli ex Palazzi Cirio.

Coronavirus: nuovo focolaio a Bologna
“Complessivamente risultano 64 persone positive” al coronavirus in correlazione al focolaio registrato nell’azienda logistica Bartolini di Bologna: lo ha dichiarato Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl del capoluogo emiliano. “Alle ore 12 di oggi i casi confermati tra i lavoratori dell’azienda di logistica, sono 47. Il focolaio – ha spiegato Pandolfi – è confinato al reparto magazzino ed ha quindi coinvolto al momento solo magazzinieri. Si è poi diffuso in alcuni casi a livello del nucleo familiare o tra i contatti amicali. In totale tra familiari e conoscenti sono stati individuate altre 17 persone positive”.

Dunque sono 64, al momento, le persone positive al Covid riferibili al focolaio. Di queste 55 sono asintomatiche – 41 tra i dipendenti e 14 tra i familiari e i conoscenti, e 9 sintomatiche – 6 tra gli operai e 3 tra i familiari conoscenti. Dei 64 casi confermati “2 sono ricoverati in ospedale” (1 tra i dipendenti e 1 tra i familiari/conoscenti) gli altri “sono stati posti in isolamento fiduciario domiciliare”, ha affermato il direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Bologna.

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla BRT Corriere Espresso:

BRT Corriere Espresso sta seguendo e gestendo con estrema attenzione l’evolversi della situazione legata al cluster Covid-19 verificatosi nel proprio magazzino di Bologna Roveri, e originato da lavoratori di servizi logistici di magazzino gestiti da una società esterna. L’azienda si è prontamente attivata in stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale in via precauzionale, al fine di contingentare e razionalizzare le attività operative e contemporaneamente per la verifica della diffusione del contagio, in rigorosa conformità al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Sono state dunque prontamente attuate le necessarie misure di sicurezza a tutela degli operatori e dei dipendenti e di verifica di diffusione del contagio. È stato effettuato lo screening attraverso tampone naso-faringeo dei circa 200 lavoratori, che attualmente ha evidenziato la presenza di alcuni positivi asintomatici (Per aggiornamenti sul numero delle persone coinvolte, è necessario fare esclusivo riferimento alla Azienda Sanitaria Locale che ha competenza in merito). Inoltre, per tutti i lavoratori coinvolti è stato disposto l’isolamento domiciliare, come previsto dai protocolli sanitari nell’ambito della emergenza Covid.

È stata altresì immediatamente effettuata un’ulteriore profonda sanificazione degli ambienti, condotta da aziende certificate e specializzate, in aggiunta a quelle previste dal protocollo interno predisposto in ottemperanza delle disposizioni ministeriali. Inoltre, con l’obiettivo di tutelare al massimo la salute di clienti, fornitori e collaboratori diretti ed indiretti, in data odierna sono stati sottoposti a tampone altri 170 lavoratori, tutti i drivers ed i dipendenti operativi della Filiale.

Sul fronte operativo dei servizi di trasporto espresso rivolti alla clientela, sebbene questa situazione sia stata affrontata con tempestività e adottando tutti gli accorgimenti necessari, stiamo registrando un rallentamento sulle consegne gestite dall’Hub di Bologna Roveri.

Fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 e a seguito delle priorità strategiche dettate dal Governo, BRT Corriere Espresso ha sin da subito istituito un Comitato che controlla costantemente la situazione per elaborare i diversi scenari al fine di adottare tutte le misure necessarie a salvaguardare la sicurezza e la salute di chiunque interagisca con il network, inoltre è stato eliminato l’obbligo di raccolta firma del destinatario per garantire la consegna sicura rispettando il distanziamento sociale. Gli autisti in fase di consegna hanno l’obbligo di attenersi alle disposizioni di sicurezza in essere, all’uso dei dispositivi di protezione individuale e altresì l’Azienda continua a seguire rigorosamente i protocolli relativamente alla sanificazione dei magazzini e degli uffici, e a fornire tutti i dispositivi di protezione individuale in conformità con quanto dettato dal governo, in tutte le sue 193 filiali distribuite in maniera capillare sul territorio nazionale e con una forza lavoro di oltre 18mila persone.

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