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I manager della Denso di Poirino si tagliano lo stipendio per creare un fondo a favore degli operai

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I manager si tassano lo stipendio e i bonus per dare un contributo agli operai posti in cassa integrazione a causa del Covid-19. È l’iniziativa annunciata dalla Denso di Poirino, multinazionale che opera nel settore dell’automotive che occupa 1.400 lavoratori nello stabilimento torinese.

I manager destineranno una quota tra il 15 e il 20 per cento delle loro retribuzioni dei prossimi tre mesi (a partire da maggio) a un fondo a favore degli operai che siano stati posti in cassa integrazione per un periodo superiore a 10 giorni. Le previsioni sono di raccogliere circa 1 milione di euro, mentre la quota per ogni lavoratore si attesterà intorno ai 200 euro al mese per l’intero periodo di cassa integrazione a zero ore.

Commenta Vito Benevento, della segreteria Uilm Torino:

“Si tratta di un segno di solidarietà molto importante in un momento difficile come questo, che riconosce ai lavoratori della Denso l’attaccamento all’azienda e il senso di responsabilità che hanno dimostrato in questi anni. Il nostro auspicio è che non si tratti di un caso isolato e che diventi un esempio per altre aziende, in una fase in cui la maggior parte dei lavoratori si trovano in cassa integrazione e affrontano serie difficoltà a far quadrare il bilancio familiare”.

Commenta Gianni Mannori, responsabile Denso per la Fiom di Torino:

“Anche se dobbiamo ancora comprenderne meglio i contorni per valutare il reale impatto economico sui lavoratori, non possiamo che esprimere un giudizio positivo su questa iniziativa di solidarietà che vede l’azienda “togliere” ai propri dirigenti, che hanno avvertito meno questa crisi, per “dare” ai lavoratori e alle lavoratrici più coinvolti dalla cassa integrazione, un contributo economico aggiuntivo che in questo momento risulta essere molto importante. Auspichiamo che altre aziende possano seguire questo esempio”.

Commenta Igor Albera, responsabile Denso per la Fim di Torino:

“Certamente una buona notizia l’intenzione di prevedere un percorso di aiuto concreto ai lavoratori più danneggiati in questo momento di particolare difficoltà. Prevedere un principio solidaristico all’interno dell’azienda rafforza la prospettiva di sforzo comune per superare la difficoltà e costituisce un buon esempio per il mondo industriale italiano”.

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