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#unquadroalmese: l’arte nell’area sanitaria delle OGR per la salute di medici e infermieri

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Banca Patrimoni Sella & C. e ASL Città di Torino, all’interno del Covid Hospital OGR, realizzano il progetto “Un quadro al mese”, che parte oggi, martedì 19 maggio 2020, a un mese esatto dall’ingresso dei primi pazienti all’interno della struttura sanitaria realizzata negli spazi delle Officine Grandi Riparazioni.

L’idea “Un quadro al mese” al Covid Hospital OGR ASL Città di Torino: l’arte come cura dello spirito
Il progetto, curato da Daniela Magnetti, Direttore Artistico di Banca Patrimoni Sella & C., prevede che ogni mese una parete dell’area verde (spazio a disposizione unicamente di medici, infermieri e operatori sanitari) all’interno del Covid Hospital OGR dell’ASL Città di Torino, diventi il luogo dell’esposizione temporanea di un’opera d’arte a beneficio del personale sanitario.
Le più avanzate ricerche delle Medical Humanities a livello internazionale confermano l’impatto positivo dell’arte sul benessere mentale e fisico sia dei curanti che dei pazienti. L’arte può essere un valido aiuto contro il burnout professionale, perché capace di alleviare, anche solo per qualche istante, quella tensione emotiva a cui medici, infermieri e operatori sono quotidianamente sottoposti. Un aiuto tanto più necessario in un luogo, quale il Covid Hospital OGR, come quello per cui è stato pensato il progetto.
Le opere provengono dalle collezioni di Fondazioni, Archivi o raccolte private che, a titolo gratuito, hanno acconsentito a mettere a disposizione un proprio dipinto: bene unico e prezioso come unico e prezioso è il contributo di ciascun operatore sanitario in questa emergenza. Sono opere che difficilmente sono visibili al pubblico, se non quando vengono prestate in mostre temporanee, per questo il valore simbolico della loro esposizione “soltanto per voi che vi prendete cura di noi”, è ancora più forte.

La prima opera esposta
La prima opera scelta per il progetto Un quadro al mese è “Chiara pace” di Carlo Fornara, del 1903. Questa grande tela è uno dei capolavori di Fornara, maestro della prima generazione del Divisionismo e allievo d’elezione di Giovanni Segantini. Il dipinto è prestato dall’Associazione Alessandro Poscio di Domodossola e giungerà a Torino da Aosta, dove era inserito nella mostra Carlo Fornara e il divisionismo, curata da Annie-Paule Quinsac presso il Museo Archeologico Regionale. La mostra, che presentava ben ottanta opere del Maestro piemontese ed era arricchita da documenti biografici e da una sezione diagnostica a cura della Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., ha chiuso in anticipo a causa dell’emergenza sanitaria ed è rimasta “congelata” sino ad oggi.

Chiara pace, come evoca il titolo stesso, è la celebrazione dell’armonia della natura: il magico paesaggio di Craveggia, in Val Vigezzo, si risveglia al tepore del sole primaverile che inonda la valle di luce. Due alberi in primo piano incorniciano il paesaggio creando una sorta di “palchetto” aperto verso questo grande teatro naturale, mentre una figura di contadino s’appoggia ad uno dei tronchi assopito e placido. Questo quadro diventa la celebrazione della natura nel suo aspetto più idilliaco e materno, dimensione genuina nella quale l’uomo può ritrovare se stesso e la propria serenità

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