Società
Nella giornata internazionale contro l’omofobia Appendino chiede “leggi severe”
Nella giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia e la lesbofobia, nell’anno in cui a causa del coronavirus sono stati cancellati o posticipati molte manifestazioni della comunità LGBTQI di Torino, tra cui il Torino Pride e il Lovers Film Festival, la sindaca Chiara Appendino ricorda come sia necessaria una legge severa contro tali reati.
Un dramma che si consuma ogni giorno nel nostro Paese. Spesso in silenzio, dal momento che oltre il 76% delle persone dichiara di non sporgere denuncia per sfiducia o paura – dichiara Appendino -. Anche nella nostra città, nonostante il grande lavoro che tutte e tutti facciamo per contrastarlo.
Ecco, a tutto questo bisogna dire basta, con forza.
Devono farlo le Istituzioni, portando avanti una legge severa contro questi crimini, una legge che riconosca la necessità di fare formazione/informazione già a partire dalle scuole, che cancelli la possibilità di portare avanti le cosiddette “terapie riparative”, come ha fatto la Germania recentemente.E devono farlo i cittadini e le cittadine, rifiutando con forza qualsiasi tipo di discriminazione o discorso d’odio. Che sia reale o virtuale. Con il coraggio di chi sceglie di non assecondare, con il proprio silenzio, atti di bullismo, discriminazioni nell’accesso alla casa, al lavoro, molestie e insulti.
A Torino tante e tanti cittadini e cittadine non restano in silenzio, e questo è grazie soprattutto al lavoro che le associazioni LGBTQI hanno portato avanti negli anni.
Per la sindaca è importante più che mai far arrivare il sostegno di tutti:
Il movimento LGBTQI italiano, nato a Torino quasi cinquant’anni fa, ha costruito a fatica un grande cambiamento culturale e sociale in questo paese. Ci ha reso tutte e tutti più libere e liberi, e nella giornata di oggi è importante che si sappia che sono, siamo, dalla loro parte.
https://www.facebook.com/chiaraappendinosindaca/posts/3286740504669876
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