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Fase 2, aiuti per famiglie e imprese: ok al Decreto Rilancio da 55 miliardi – Ecco misure e destinatari

Sergio Lanzillotta

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Una maxi manovra “poderosa”, per usare una parola in voga in questo momento. Dopo una lunga trattativa il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato il decreto Rilancio con cui il Governo getta “le premesse per la ripresa del Paese”, ha spiegato in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte.

Il testo, costituito da 258 articoli che adesso andrà in Parlamento per la discussione, è una maxi manovra da 55 miliardi che prevede misure per lavoratori, imprese, protezione civile, scuola, sport e cultura. Il tutto per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Schematizzano, riassume il Sole 24 ore, possiamo ripartire la destinazione dei fondi così:

LAVORO/LAVORATORI

E’ il capitolo più corposo e prevede risorse per 25,6 miliardi di euro. Con il Decreto viene rifinanziata (15 miliardi) la cassa integrazione per altre 9 settimane: 5 usufruibili per il periodo febbraio e agosto, 4 tra settembre e ottobre. Per le imprese continua a sussistere il divieto di licenziamento per altri 3 mesi. Arrivano misure per snellire le procedure per la Cassa in deroga per le aziende sotto i 9 dipendenti: la gestione sarà demandata solo all’Inps che  anticiperà subito il 40% dell’assegno, anche per Cassa integrazione ordinaria (solo però per le domande successive all’entrata in vigore del decreto).

Le ulteriori 9 settimane di Cig in deroga che le imprese potranno richiedere fino a ottobre saranno gestite direttamente dall’Inps – spiega Conte –  saltando il passaggio con le Regioni. Lo prevede la norma frutto dell’accordo con i governatori per accelerare l’erogazione del beneficio che entra nel dl Rilancio. L’impresa farà domanda direttamente all’Insp che, in 15 giorni dall’arrivo dell’istanza erogherà un anticipo dell’assegno del 40%.

“Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps – ha spiegato il Premier –  arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro”.

Colf e badanti

Prevista un’indennità da 500 euro mensili per due mesi per colf e badanti che lavorano oltre 10 ore settimanali.

Rem

Un miliardo (poco) destinato al Reddito d’emergenza per i lavoratori che non usufruiscono di nessun sussidio: precari, lavoratori in nero e atipici). Per loro sono previste indennità da 400 a 800 euro in base al nucleo familiare per due mesi. Lo può richiedere all’Inps entro giugno chi ha un Isee sotto i 15 mila euro. Se però nel nucleo familiare è presente un membro che lavora o ha la pensione si perde il beneficio.

IMPRESE: NIENTE IRAP E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO  

“Ci sono 15-16 miliardi alle imprese – ha spiegato il premier – che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato” con lo stop alla rata Irap di giugno. Per le aziende sotto i  5 milioni di ricavi, invece, sono previsti  6 miliardi di contributi a fondo perduto da dividere in tre scaglioni in proporzione alle perdite di fatturato: 20 per cento  per ricavi fino a 400 mila euro, 15 per cento fra 400 mila e un milione e 10 per cento oltre.

Previsti anche sgravi alle aziende per sanificazione dei posti di lavoro,  acquisto di dispositivi di protezione individuale e adeguamento dei posti di lavoro.

SANITA’

Previsti 190 milioni di incentivi al personale sanitario. “Con il Decreto rilancio, la Difesa viene potenziata maggiormente contro il Covid”, ha spiegato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che sottolinea come 100 milioni di euro siano stati stanziati, tra l’altro, per incrementare il personale di Strade sicure di 500 unita’ e per aumentare a 40 le ore di straordinario per i militari in operazione. Risorse integrative anche per lo straordinario di medici e infermieri militari. Valorizzazione, inoltre, dei 3 ospedali militari.

Previste altre 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina, in collaborazione con il ministero dell’Università, annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza. Con gli stanziamenti previsti dal dl Rilancio, i posti in terapia intensiva “aumentano del 115%: si passa così stabilmente dai 5.179 posti prima dell’emergenza pandemica ad oltre 11.000 posti”ha aggiunto Speranza.

FISCO 

Rimandate a settembre tutte le tasse a carico delle imprese che hanno registrato cali di fatturato. Per tre mesi le Pmi avranno pagheranno delle bollette più leggere e avranno una cancellazione del saldo e dell’acconto dell’Irap (per le aziende  fino a 250 milioni di fatturato). Stop anche alle cartelle esattoriali.

EDILIZIA 

Confermate nel decreto detrazioni al 110 per cento per interventi per ciò che riguarda efficienza energetica, riduzione del rischio sismico,  impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici per le spese che andranno da da luglio 2020 a dicembre 2021.

SCUOLA 

In conferenza stampa il Premier ha spiegato che saranno destinati 1,45 miliardi per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti per un rientro in sicurezza. In più ha parlato spiegato che saranno assunti almeno 4mila ricercatori nelle Università.

TURISMO

Secondo quanto riferito dal premier Conte il capitolo  prevede un tax credit “fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti”. Per l’occupazione di suolo pubblico “Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l’Anci.

TRASPORTI

Nel decreto sono previsti bonus (per un massimo di 500 euro) per l’acquisto di biciclette e mezzi elettrici per le persone dei centri con più di 50 mila abitanti.

CULTURA

Per tutte le attività culturali è prevista un’anticipazione dell’80% su quanto ricevuto nel 2019 che ricevono una quota del Fondo Unico per lo Spettacolo.

 

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