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Piemonte

Presentato il nuovo ospedale covid da campo all’interno delle OGR a Torino – video

Redazione Quotidiano Piemontese

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12 giorni di lavoro 24 ore su 24 con una squadra di oltre 100 persone, guidate dal Genio Infrastrutture dell’Aeronautica militare con l’Unità di crisi e la Protezione civile della Regione Piemonte, per trasformare una parte delle storiche OGR Officine Grandi Riparazioni di Torino in un ospedale temporaneo dedicato ai pazienti Covid. Da domani sono completamente operativi gli 8.900mq messi a disposizione a canone zero dalla Fondazione CRT, proprietaria della struttura, nell’ambito dell’intesa tra Regione, Prefettura, Comune di Torino e Società consortile per azioni OGR – CRT.

Circa 3 milioni di euro il valore dell’intervento, interamente sostenuto da Compagnia di San Paolo.

12 stanze per un totale di 90 posti dedicati ai pazienti in via di guarigione: 56 posti letto di degenza, 30 di terapia subintensiva e 4 di terapia intensiva potenziabili fino a 12 in caso di necessità.

In particolare, 2 dei posti di terapia intensiva si trovano nel primo prototipo del modulo CURA, finanziato e donato da Unicredit: il container/unità di terapia intensiva mobile realizzato in 4 settimane da una task force internazionale che include, tra gli altri, i designer di Carlo Ratti Associati con Italo Rota e gli ingegneri di Jacobs, con le tecnologie medicali Philips.

Il tutto è monitorato da una sala di controllo sopraelevata, che si affaccia sull’intera area sanitaria. La gestione è affidata ad ASL Città di Torino.

Le prime squadre di lavoro sono entrate il 6 aprile, il giorno successivo sono iniziati i lavori portati avanti dal Genio dell’Aeronautica, con il supporto di Modorent per l’allestimento. In queste ore è in corso la sanificazione per poter accogliere i primi pazienti già dal primo mattino di domani, domenica 19.

Saranno circa 100 gli operatori sanitari in forze alle OGR, di cui circa 40 medici e 60 infermieri e personale sanitario. Tra loro anche i 38 medici e infermieri della Brigada cubana Henry Reeve specializzata in emergenze (dall’uragano Katrina al terremoto di Haiti, alle strutture sanitarie per l’Ebola in Africa). La squadra è atterrata a Caselle il giorno di Pasquetta grazie al supporto dell’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia, Aicec l’Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba, oltre a Fondazione Specchio dei Tempi e Lavazza che hanno sostenuto i costi del volo in un momento in cui nessun aereo lascia L’Avana per l’Europa.

Progettato per essere completamente riutilizzato una volta finita l’emergenza, l’ospedale è stato costruito grazie al supporto, in particolare, di un team di 16 specialisti del settore impiantistico dell’Aeronautica militare provenienti dalle unità operative (8°, 16° e 27° Gruppo Genio Campale) dei tre Reparti Genio, esperti nella progettazione e realizzazione di opere in condizioni di criticità. Tra gli interventi realizzati in pochissimi giorni tutti gli impianti elettrici e idrico-sanitari a servizio dell’intera struttura, pensati e realizzati nel rispetto delle restrittive norme per le strutture ospedaliere di questa tipologia.

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