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Cronaca

Report racconta la zona grigia del coronavirus

Redazione Quotidiano Piemontese

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La puntata di lunedì 6 aprile di Report ha analizzato il primo mese dell’epidemia di coronavirus in Italia con particolari focus sulle zone oiù colpite e le relative zone rosse mai realizzate nel bergamasco.

Le telecamere di Report sono andate a Bergamo, la provincia con il più alto numero di morti e di contagiati in Italia. Forse la pandemia poteva essere contenuta o anche solo rallentata se a inizio marzo si fosse deciso di chiudere la città e trasformare la provincia in una zona rossa. Come mai non è accaduto? Chi ha influenzato le scelte del governo.

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In Sicilia lo scorso 23 marzo muore per Coronavirus il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. Nei primi giorni di febbre gli viene negato il tampone. Viene ricoverato in ospedale solo quando è già molto grave. Intanto si contagia la sua più stretta collaboratrice, che morirà due giorni dopo di lui. Si contagiano anche altri colleghi, alcuni vengono ricoverati, altri restano in isolamento a casa. Ma quali sono state le misure di contenimento e prevenzione prese dalle istituzioni e come ha funzionato il sistema dei laboratori accreditati per analizzare i tamponi?

La Campania è stata tra le regioni del Sud, la più esposta al rischio di un crollo del sistema sanitario se crescono i contagi. Con quasi 6 milioni di abitanti, la regione ha puntato soprattutto a vigilare sul rispetto della quarantena. Ma negli ospedali, anche quelli che si tenta di adeguare all’emergenza, medici e infermieri hanno lottato con dispositivi inadeguati intere zone prive di strutture, mentre ospedali fantasma attendono di essere inaugurati.

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