Cultura
Il braidese Paolo Casalis ha realizzato “Io resto a casa”, il primo film sulla quarantena
Si chiama “Io resto a casa” ed è il primo film sulla quarantena realizzato in Italia, a quarantena ancora in corso. Un documentario di 51′ che Paolo Casalis ha girato senza mai uscire dalla sua abitazione di Bra.
La mattina del 10 marzo, come tutti gli italiani, mi sono risvegliato “in quarantena”.
Di fronte a un evento epocale, il primo istinto di un documentarista è quello di raccontare la realtà, di provare a imprimerla sulla pellicola. Ma come fare, quando non è possibile allontanarsi da casa, quando non si possono realizzare interviste o incontri di alcun tipo?
IO RESTO A CASA è un film (chissà, forse il primo in assoluto, anche se sarebbe un triste primato) realizzato senza mai lasciare le quattro mura della mia abitazione privata.
Il racconto della quarantena, fatto di paura e di angoscia, ma anche di divertimento, ozio e noia, è affidato a cinque Youtuber.
Sì, proprio quegli Youtuber cui solitamente si associano solo le recensioni dei videogames, i consigli per il trucco e altre inutili facezie e che in questi giorni, con i loro Vlog quotidiani, producono “dal basso” il principale e più affidabile racconto per immagini del nostro Paese.
Un racconto in cui si riflettono i sentimenti, le speranze, le paure di tutti gli italiani, pervaso da quell’istinto vitale che ci fa comunque andare avanti, nonostante tutto.
A comporre il mosaico di 14 giorni lunghi, inediti e comunque memorabili, concorrono anche decine di filmati e di fotografie condivise sui social in ogni parte d’Italia, dai canti sul balconi per esorcizzare la paura ai selfie del personale ospedaliero, fino alla tragica lettura delle pagine dei necrologi nella provincia di Bergamo.
Il film può essere acquistato sulla piattaforma Vimeo,
. Il 50% dei proventi andranno alla raccolta fondi #andràtuttobene per rafforzare la terapia intensiva e subb-intensiva degli ospedali di Alba e Bra.
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