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Le olimpiadi di Tokyo sono rimandate non oltre l’estate 2021: gli atleti piemontesi dovranno attendere

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All’inizio dell’epidemia da Sars-Cov-2 il Giappone voleva assolutamente disputare i giochi olimpici secondo il calendario previsto. Quando l’Oms ha annunciato che si tratta ormai di una pandemia, qualcuno ha vacillato, dichiarando che sarebbe meglio posticipare a ottobre, quando si spera ci siano condizioni migliori sia per gli atleti che per gli spettatori.

Australia e Canada però avevano minacciato di non mandare i propri atleti per il grave rischio che possono correre. Dopo queste rimostranze e la dichiarazione di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sulla “accelerazione” della pandemia, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, in una teleconferenza di stamattina, martedì 24 marzo, hanno annunciato che le XXXII Olimpiadi saranno rimandate a una data imprecisa, ma sicuramente non oltre l’estate 2021.

Tra gli atleti piemontesi qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ci sono Elisa Longo Borghini, ciclista del VCO e Giovanni Pellielo di Vercelli per la specialità del tiro a volo, già medagliati alla scorsa edizione a Rio de Janeiro nel 2016. I convocati dovranno attendere nella peggiore delle ipotesi un anno e nel frattempo tenersi allenati nonostante l’assenza di gare.

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