Cultura
A Torino “Finalmente sola” va in scena con il pubblico seduto ai tavolini
Onda Larsen porta a Torino “Finalmente sola”. La stagione teatrale curata dalla giovane compagnia torinese ospita domenica 8 marzo un appuntamento speciale in occasione della festa della donna. In programma, al Qubì di via Parma 75, alle 19,30 aperitivo (facoltativo) e poi, alle 20,30 lo spettacolo “Finalmente Sola” (ingresso 10 euro), vincitore, grazie ai suoi originali monologhi, del “Premio Anima e Corpo del personaggio femminile”, della menzione speciale al “Premio Giovane Scena delle Donne” «per la maturità artistica del progetto e dell’interpretazione capace di coniugare temi attuali e dolorosi del femminile con ironia e profondità» nonché del riconoscimenti per il Miglior Allestimento e Miglior Attrice Protagonista al “Premio Nazionale Città di Leonforte”. Un testo per parlare di amore, dipendenza affettiva, violenza, dove però si ride, canta, balla in un mix di ritmo e idee, pieno di energia, costruito sulla bravura dell’attrice protagonista sul palco, Paola Giglio, che è anche autrice del testo. La regia è affidata a un’altra giovane artista, Marcella Favilla.
Lo spettacolo
P. è sempre stata fidanzata, dall’età di 5 anni. Nella sua vita è saltata da una storia all’altra senza soluzione di continuità, schiava dell’amore e degli uomini, ai quali proprio, non sa dire di no. Ora però qualcosa è cambiato. Ora è rimasta sola, finalmente, faccia a faccia con sé stessa, senza nessuno cui rivolgersi, da cui farsi consolare. Del resto non ne poteva più dell’eterna spirale amorosa nella quale era incastrata da sempre, fatta di dinamiche ripetute all’infinito con uomini tutti banalmente diversi: cambiavano i bisogni, ma lo schema era sempre lo stesso. M., R., S., G., A., D., U., … poi è arrivato F. Che ha sparigliato le carte e l’ha portata di peso dove si trova adesso. Ora che è sola, finalmente, P. ripercorre con ironia e sarcasmo il suo passato sentimentale, dà libero sfogo a tutto il suo sentire, parla, canta, ride. Solo di F. non riesce a ridere. Su F. c’è poco da scherzare. Ha fatto sì che lei affrontasse il suo problema con gli uomini e l’ha mandata qui, dove può riflettere sul suo comportamento. In effetti questo è un non luogo riposante, dove P. non si sente giudicata, come spesso la faceva sentire F., che, diciamolo, ogni tanto era un po’ troppo severo. Critico. Un vero rompicoglioni. No, no, lui la amava più di ogni altro, era il migliore di tutti e lei lo doveva ringraziare per averla salvata, e pulisci meglio lì che c’è una macchia. E vaffanculo, fallo te, ha detto un giorno P. E così è arrivata dove si trova ora. Dove ha fatto un passo avanti nella consapevolezza di sé: non c’è bisogno di avere un uomo accanto per sentirsi completa. C’è voluta una relazione violenta per farglielo capire. E no, non ha avuto un’infanzia difficile, nessun problema in famiglia. Capita, anche alle migliori di rimanere invischiate in rapporti malati e potenzialmente pericolosi. E’ possibile uscirne indenni, senza segni di mani strette sul collo o costole fratturate? E’ ciò che si chiede P., che la sua esperienza l’ha avuta e certo sa, al contrario di noi, come è andata a finire. Ce lo racconterà, certo. Ci dirà tutto, dall’inizio.
Inizio spettacolo 20,30, aperitivo dalle 19,30. Qubì è in via Parma 75. Visto che tutti gli spettacoli della rassegna, nelle precedenti date, sono andati sold out si consiglia vivamente la prenotazione: animalidapalcoprenotazioni@gmail.com.
Platea molto particolare. Il pubblico è seduto intorno a tavolini, come in un ristorante: lo spettacolo va dunque in scena (locali e ristoranti mai hanno chiuso per il Coronavirus). Per garantire la sicurezza, prevista una distanza adeguata tra i vari tavolini e l’afflusso di meno persone in sala.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese