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Limitazioni coronavirus in Piemonte, la Regione spiega cosa si può fare e cosa è vietato

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Per limitare al minimo la confusione su spazi e attività aperte e chiuse in seguito al decreto relativo alle misure precauzionali per limitiare la diffusione del coronavirus in Piemonte, la Regione ha diffuso una circolare che spiega cosa è permesso e cosa è vietato.

La circolare, che porta il rassicurante titolo di “Chiarimenti applicativi”, spiega quindi che “vanno incluse tra le attività da sospendere manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei, competizioni, eventi di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc, ivi comprese le discoteche, le sale da ballo ed i locali di intrattenimento.”

“Non sono invece comprese in tali attività quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica di corsi sportivi e amatoriali (es. allenamenti sportivi) escludendo l’utilizzo di spogliatoi e docce”.

“Non rientrano nelle attività espressamente sospese […] i centri linguistici privati, i centri musicali (se privi di pubblico) e le scuole guida”.

“Sono escluse dalla sospensione anche tutte le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e socio sanitarie, commerciali e di servizio, ivi compresi i pubblici esercizi, le mense, i dormitori di pubblica utilità, i mercati.”

“Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, a condizione di permettere la partecipazione ai soli famigliari. Per le esequie civili e religiose si ritiene consigliabile l’esecuzione delle funzioni all’aperto”.

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