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Cronaca

Gruppo di ragazze molestate nel cortile del Campus Einaudi di Torino

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“Ieri, nel cortile del Campus Einaudi, un gruppo di ragazze ha subito molestie da un uomo che si è masturbato davanti a queste mentre discutevano tranquillamente durante la loro pausa dallo studio”.

Così esordiscono gli attivisti dei collettivi Studenti Indipendenti e Bonobo che, oltre alla denuncia, lamentano le condizioni di insicurezza del Campus.

Non solo: oltre al danno, la beffa.  “Sotto shock – continua il collettivo –  le ragazze si sono rivolte prima agli addetti della Rear, e poi chiamato le forze dell’ordine, che hanno risposto che non c’era nulla che avrebbero potuto fare. Gli/le addett* si sono accontentat* di rispondere alle ragazze che sarebbe stato bene “chiedere aiuto a un ragazzo lì vicino”, svilendo così anche la figura della donna, e hanno aggiunto che avrebbero visionato le registrazioni delle telecamere di sicurezza, senza chiedere alcun dettaglio sul molestatore se non la direzione verso la quale fosse poi scappato. La descrizione dettagliata fornita dalle ragazze per identificare la persona non è stata presa in considerazione, trattando il caso in modo molto superficiale, e lasciando intendere che non fosse importante”.

E concludono:

Dopo la molestia, l’ulteriore frustrazione di non ricevere nessun tipo di aiuto da nessun* è inaccettabile. Inoltre, da quanto ci è stato riferito dalla rear un episodio simile era già accaduto la settimana scorsa, quando era stato allontanato un uomo. Com’è possibile che dopo una prima segnalazione la violenza sia potuta accadere di nuovo?

Noi crediamo sia importante dare risposte concrete, e per questo motivo, per prima cosa, esprimiamo solidarietà piena e supporto alle ragazze coinvolte. Vogliamo che gli spazi che attraversiamo siano spazi sicuri. Non è possibile sentirsi in pericolo in uno spazio “safe” quale dovrebbe essere l’università. Per questo crediamo sia ancora più importante attraversare il Campus, riprenderci tutte insieme i nostri spazi gridando a gran voce.

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