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Dopo Mondovì ennesimo caso di antisemitismo: scritta “Crepa sporca ebrea” sul muro di casa di una donna a Torino

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Dopo  quello di Mondovì ennesimo caso di antisemitismo. Stavolta a Torino dove la scritta “crepa sporca ebrea” è comparsa oggi, lunedì’ 27 gennaio, sui muri di un palazzo di corso Casale, precollina di Torino, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana.

“Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male”, dice la signora Maria, che ha sporto denuncia in Questura. Sull’episodio indaga la Digos.

“Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo”, ha aggiunto la donna uscendo dalla Questura di corso Vinzaglio dopo la denuncia. “Purtroppo il mio non è il primo caso e questa escalation fa riflettere” ha commentato amaramente la signora come riporta l’agenzia di stampa Ansa., concludendo: “Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. Ma è una brutta scritta, fa male. Fa tanto male…”

“5 anni fa finiva l’orrore dello sterminio ebraico. Oggi, esattamente nella stessa data, un muro della nostra Città viene sfregiato da scritte antisemite, scrive la sindaca di Torino, Chiara Appenino.  Ma sapete qual è la differenza? Che la storia si ripete due volte, la prima in tragedia, la seconda in farsa. E mentre la Città cancellerà quelle scritte, voi continuerete ad affogare nella vostra ignoranza e nel vostro anonimato. Finché le Forze dell’Ordine non vi troveranno, s’intende”.

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