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Unia scrive a Marnati: ecco cosa deve fare la Regione per aiutare a ridurre l’inquinamento in Piemonte

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L’assessore all’ambiente del comune di Torino Alberto Unia, dopo l’invito a finanziare la gratuità del servizio pubblico nei giorni di blocco del traffico, ha nuovamente scritto all’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati elencando le azioni fatte dal comune di Torino sul tema inquinamento e suggerendo una serie di interventi che potrebbe attuare la Regione.

A tale proposito, desidero sottolineare come nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione comunale abbia messo in campo numerose iniziative per migliorare la qualità dell’aria. Tra queste ricordo in particolare:
i piantamenti di forestazione urbana (circa 25.000 nuovi alberi);
il regime di limitazioni del traffico veicolare sia permanenti sia temporanee;
la riorganizzazione del trasporto pubblico locale;
la priorità semaforica a favore del flusso dei mezzi pubblici;
la progettazione della linea metro 2; l’avvio dei cantieri di completamento della linea metro 1;
l’avvio del rinnovo del parco veicoli del TPL con mezzi elettrici, nuovo diesel e a metano; il lancio di una nuova app integrata per la mobilità;
l’implementazione della sperimentazione di monopattini elettrici, bike-share free-floating e scooter elettrici in sharing free floating;
il bando per l’istallazione di 400 colonnine di ricarica elettrica;
la progettazione dell’estensione della ZTL centrale con il progetto Torino Centro Aperto;
la sostituzione di ulteriori caldaie obsolete negli edifici pubblici con impianti termici puliti ed efficienti;
l’elaborazione delle linee guida per la qualità dell’aria;
la realizzazione di una pagina informativa sull’emergenza smog nel sito internet del Comune, con l’implementazione del cruscotto della qualità dell’aria e delle limitazioni sulla home page;
la partecipazione al tavolo metropolitano per la qualità dell’aria;
il confronto con i capoluoghi delle altre regioni per misure omogenee per la qualità dell’aria;
l’aver ospitato il primo Clean Air Dialogue in Italia con la Commissione Europea, il Ministero all’Ambiente e le quattro regioni del nord;
le pedonalizzazioni e la costruzione di nuove piste ciclabili

Ciò premesso, mi permetto di elencare sinteticamente qui di seguito alcuni altri interventi che riteniamo dovrebbero essere assunti dalla Regione, nell’ambito dei suoi poteri di programmazione e coordinamento delle politiche ambientali, al fine di realizzare quegli obiettivi di progressivo miglioramento della qualità dell’aria e di salvaguardia dell’ambiente e della salute umana che i nostri enti condividono:

Controlli degli abbruciamenti di stoppie e biomasse in area metropolitana.
Controlli dei sistemi di riscaldamento non a norma.
Aggiornamento e controllo del catasto degli impianti termici.
Controlli dell’utilizzo di fonti di riscaldamento a biomassa in presenza di fonti alternative.
Finanziamenti per sistemi di telecamere per controllo automatico delle limitazioni alla circolazione.
Nuova vetrofania della classe euro dei veicoli per facilitare i controlli.
Stanziamento ulteriori fondi per migliorare ed intensificare il TPL e per renderlo gratuito quando le condizioni portino ad una limitazione della circolazione dei mezzi privati, per tutto il tempo necessario.
Pubblicare i Piani stralci del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA).
Aggiornamento dell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA).
Stanziamento fondi per l’applicazione delle misure del PRQA di cui è estensore e responsabile, a favore dei comuni che ne sono o ne saranno soggetti.
Ripagare i crediti verso le aziende del Trasporto pubblico di Regione Piemonte, pari a 200 milioni di Euro.
Riallineamento dei fondi stanziati annualmente per il trasporto pubblico metropolitano pari a 174 milioni/anno (+40 milioni anno).
Finanziamenti per i prolungamenti della linea 1 della metropolitana, pari a +10 milioni di Euro/anno.
mpegno a sostenere i costi dell’esercizio della metropolitana linea 2.
Creazione di un fondo strutturale per i Comuni per la mobilità dolce, pedonale, ciclabile e micromobilità.
Finanziamenti per agevolazioni ad utilizzare il sistema di trasporto pubblico locale.
Limitazioni di velocità su tangenziali e autostrade.

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