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Sinéad O’ Connor live @Hiroshima Mon Amour
Una serata speciale quella di Ieri sera ad Hiroshima Mon Amour, dove si è esibita Sinéad O’ Connor o meglio Shuhadà Davitt, ovvero come si fa chiamare da quando si è convertita all’Islam. Voce intatta e talento sconfinato, per un personaggio che raggiunse fama mondiale negli anni 90
per il suo straordinario talento, ma soprattutto per i suoi gesti eclatanti, come strappare una foto di Papa Giovanni Paolo II sul palco dello show televisivo Saturday Night Live, come gesto di protesta contro gli abusi sessuali di minorenni nella Chiesa Cattolica, oppure più recentemente usare i social per esternare il suo disagio mentale e le sue difficoltà economiche.
Tutto questo pare ora alle spalle, frutto di una ritrovata serenità che speriamo duratura. Sinéad sale sul palco, sorridente, espressione serena, ben diversa da quella a cui eravamo abituati, indossando lo Hijab, lungo abito scuro che nasconde tutti i suoi tatuaggi, ad esclusione di quelli sulle mani e sui piedi scalzi, sopra un tappetto posto al centro del palco.
Lo sfondo rosso con il suo nuovo nome scritto in bianco, ha dichiarato “Sono orgogliosa di essere diventata musulmana, mostrandosi con lo hijab, tipico abito islamico -. Questa è la conclusione naturale di un viaggio di ogni teologo intelligente. Lo studio di tutti i testi porta all’Islam e rende tutti gli altri inutili. Mi sarà dato un altro nome. Il mio nome adesso è Shuhada’”.
Il concerto è stato davvero un carico di poesia e misticismo, ma dove la sua voce melodiosa e carica di pathos ha potuto spaziare tra i suoi ultimi lavori e i suoi celebri brani, che l’hanno resa famosa, su tutti quella “Nothing Compares 2 U”, composta di Prince ma portata da lei al successo planetario a ben 30 anni fa.
Delicata e intensa, ha lasciato tutti rilassati per vederla rinata e felice della sua nuova dimensione. Una serata davvero epocale ed irripetibile per Hiroshima Mon Amour che è riuscita davvero nell’impresa di portare sul suo palco un’artista di tale fama e carisma. Peccato per chi non ha potuto esserci.
Report e Foto di Paolo Pavan/QP
SETLIST:
Queen of Denmark
Take me to church
4th & vine
Reason with me
The wolf is getting married
Jealous
I am stretched on your grave
In this heart
Black boys on mopeds
Harbour
Thank you for hearing me
Last day of our aquaintance
The Emperor’s new clothes
Nothing compares 2
Hold back the night
BIS:
Milestones
Back where you belong
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