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Cultura

Andrea Villa colpisce ancora Meloni e Salvini a Torino: pensa come vuoi ma pensa come noi

Gabriele Farina

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Torna a colpire lo street artist Andrea Villa a Torino. Nuovi manifesti sono apparsi nella notte in via Sant’Ottavio, al Campus Einaudi e in corso Sicilia. Obiettivo di Villa questa volta Giorgia Meloni e Matteo Salvini. I manifesti recuperano la frase “Pensala come vuoi ma pensala come noi” e attribuiscono ai due frasi totalmente contrarie al loro pensiero. Per Meloni: “I gay devono sposarsi nelle chiese cattoliche, è un lorodiritto inviolabile”, per Salvini “Aprire i porti ai migranti è un dovere civile e morale”. Alcuni manifesti, non a caso, sono appesi a testa in giù. Nei manifesti compare anche il marchio del fantomatico “Ministero della verità”.

Mi sono appropiato provocatoriamente dei precedenti manifesti della Boldrini e di Conte “pensala come vuoi ma pensala come noi”. Ho usato il loro stesso aspetto grafico per distorcere i messaggi sovranisti, e farli miei, scrivendo sotto le teste dei leader frasi che non avrebbero mai pronunciato.

Il mio è un monito agli artisti e ai creativi che l’unico modo per contrastare una dilagante propaganda tossica è di creare una narrazione dove si genera un “deturnement situazionista” della comunicazione mediatica, rimpastando e decostruendo fino a ridicolizzare i meccanismi di propaganda sovranista.

E’ uno percorso alternativo che non ha paura di creare immagini e messaggi molto diversi dal mainstream e dalle mode del mondo artistico, ma cerca di esplorare i meccanismi che regolano la società contemporanea e non le estetiche in essa dominanti. Non abiamo più bisogno ne di “arte per l’arte” ne di “arte militante”, ma di “arte antropologica” che cerca di interpretare i meccanismi che generano le grandi piaghe del nostro tempo: il razzismo, la perdita di fiducia nella politica, l’ odio nel web e lo screditamento del valore della cultura.

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