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Cronaca

Identificati i resti trovati in un bosco a Cavagnolo: appartengono a un uomo scomparso 18 anni fa

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Finalmente si sa a chi appartengono le ossa ritrovate da un cacciatore nei boschi di località Maiaris a Cavagnolo nel gennaio del 2013. Grazie a un kit per estrarre il Dna più sensibile di quelli usati in passato l’Unità Analisi del Crimine Violento del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino è riuscita a ottenere dalle ossa deteriorate la mappa genetica completa del cromosoma Y e a confrontarla con quella del fratello di uno scomparso, identificando i resti trovati come appartenenti a Valter Rainero. Il 37enne, originario di Settimo Torinese, si era allontanato il 9 Settembre 2002 dalla comunità “Officina dell’utopia” di Cavagnolo senza portare documenti con sé. Nonostante le ricerche non si sono trovate tracce di Valter Rainero fino al 2013, quando durante una battuta al cinghiale, un uomo ha segnalato la presenza di resti umani. Fino al 2018, le ossa di Rainero sono rimaste in un loculo del cimitero comunale di Cavagnolo perché il cattivo stato di conservazione non ne ha permesso l’identificazione. Ora, quello che rimane di Valter Rainero giace accanto alla tomba della madre.

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