Cronaca
Allontanamento zero, si parte con le consultazioni
Sono aperte fino a venerdì 14 febbraio le consultazioni on line sul disegno di legge 64, “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”, illustrato dall’assessore alla Famiglia Chiara Caucino nella seduta odierna della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco. Al termine delle consultazioni on line l’Ufficio di presidenza della Commissione – con Stecco, Andrea Cane e Domenico Rossi – con i relatori di maggioranza e di minoranza del provvedimento Sara Zambaia (Lega), Monica Canalis (Pd), Marco Grimaldi (Luv) e Francesca Frediani (M5s) individueranno alcuni soggetti da consultare “de visu” in Commissione.
Una decisione che sancisce un compromesso tra le forze di maggioranza (Lega, Fi, Fdi), favorevoli alle sole consultazioni on line, e di minoranza (Pd, M5s, Moderati, Luv, Monviso), secondo le quali un provvedimento così importante per il territorio meritasse consultazioni in Commissione.
L’assessore Caucino ha illustrato il provvedimento, che prevede lo stanziamento di 9 milioni di euro per il 2020 e di 12 per il 2021 per tutelare il diritto dei minori a crescere nell’ambito della propria famiglia d’origine “rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla sua realizzazione anche attraverso un’opera di sostegno economico, sociale e psicologico ai genitori e, in mancanza di essi, ai parenti entro il quarto grado”.
“L’obiettivo fondamentale – ha dichiarato l’assessore – è porre le famiglie che vivono situazioni problematiche di fronte all’obbligatorietà di un Programma educativo famigliare (Pef) di sostegno e di aiuto personalizzati, della durata minima di sei mesi. Dare centralità alla famiglia affinché il minore possa rimanere nel proprio nucleo famigliare anche qualora si riscontrino criticità, non significa ignorare le situazioni in cui è bene che essi siano allontanati il prima possibile”. In tal caso la ricerca di una nuova dimora verrebbe effettuata entro il quarto grado di parentela del minore e solo nel caso in cui ciò non fosse possibile, si ricorrerebbe all’ingresso in comunità.
La seduta era iniziata con il prosieguo dell’indagine conoscitiva in materia di affidi di minori, in merito al Protocollo d’intesa tra Regione, Procura presso il Tribunale dei minori e Centro per la giustizia minorile per il raccordo e il coordinamento in materia di vigilanza sulle strutture residenziali per minori.
A tal proposito, su sollecitazione della consigliera Canalis, gli assessori Caucino a alla Sanità Luigi Icardi hanno evidenziato che esistono alcune criticità per quanto riguarda le Commissioni di vigilanza, dal momento che non è sempre possibile effettuare due controlli l’anno per struttura, come previsto.
“È necessario – ha dichiarato Icardi – rivedere l’assetto normativo e potenziare la dotazione organica delle Commissioni, anche se si tratta di un innesto di personale non di poco conto. Si fa davvero fatica a vigilare su ogni singola struttura, per questo una delle cose che ho voluto fare nella revisione delle direzioni è l’istituzione del settore ‘Anticorruzione e vigilanza sui contratti e sulle strutture’ all’interno della direzione Sanità per dare un primo supporto. Importante sarà anche graduare l’impianto sanzionatorio della norma”.
Il consigliere Raffaele Gallo (Pd) ha auspicato che il percorso di revisione della normativa e d’incremento del personale venga condiviso con la Commissione.
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