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La liberazione di un falco pellegrino a Manta dopo essere stato intossicato dal veleno per topi

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La Stazione Carabinieri Forestale di Saluzzo, su segnalazione di privati cittadini, ha recentemente recuperato un esemplare di falco pellegrino all’interno di uno stabile in piazza Cavour nel comune di Saluzzo. L’animale, dopo aver cacciato un piccione, non è riuscito a riprendere il volo ed è stato quindi portato presso il Centro recupero animali selvatici di Bernezzo per le verifiche sanitarie e le cure farmacologiche.
Dopo le prove in voliera è stato dunque stabilito il ritorno in natura per il rapace, risultato affetto da lieve intossicazione da veleno per topi, per seconda assimilazione.

Foto di Fabrizio Giordano

Con la disponibilità del Fondo Ambiente Italiano (FAI) la liberazione in natura è avvenuta nelle pertinenze del Castello di Manta dotato di un habitat idoneo, con ampie zone verdi e lontano da fonti di forte disturbo causate dall’uomo.
È da ricordare che il falco pellegrino è un predatore dell’aria protetto e considerato dagli ornitologi l’essere vivente più veloce al mondo, capace di raggiungere una velocità in picchiata pari a 300 km/h.

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