Asti
Uccisero il tabaccaio Manuel Bacco ad Asti: 5 condanne a 30 anni in primo grado
L’omicidio del tabaccaio risale al 19 dicembre 2014. A cinque anni esatti arriva la sentenza di primo grado.
Sono stati commisurati 30 anni per ognuno dei 5 imputati nell’inchiesta sulla morte del tabaccaio di Asti, Manuel Bacco. Chiesti inoltre 300mila euro come provvisionale.
I condannati sono Jacopo Chiesi, pizzaiolo di 25 anni di Castello d’Annone, Antonio Piccolo, 27 anni, Domenico Guastalegname, 25 anni, Fabio Fernicola, 40 anni e cinquantenne Antonio Guastalegname, padre di Domenico.
Manuel fu ucciso a 37 anni con diversi colpi di pistola durante una rapina nel suo tabacchino. La vedova si era costituita parte civile.
“Hanno fatto tutti un super lavoro, ha spiegato subito dopo il processo, Adriana, la mamma di Cinzia Riccio, grazie a tutti Manuel ora riposa in pace solo ora”.
“Sono stati anni di duro lavoro, tutto l’impianto accusatorio ha tenuto” ha commentato il sostituto procuratore della Repubblica di Asti Laura Deodato. Riconosciuti i reati di omicidio aggravato e tentata rapina aggravata mentre è decaduta l’accusa di tentato omicidio nei confronti della moglie Cinzia Riccio.
“Grazie a Dio è finita, ha detto la vedova di Manuel, Cinzia Riccio, in lacrime. Ci speravo tanto dopo 5 anni è un ciclo che si chiude. Grazie a chi ha fatto emergere la verità e alla mia famiglia”.
“Sentenza severa ma giusta – ha commentato l’avvocato di parte civile per la vedova, Aldo Mirate – si è trattato di un delitto efferato nei confronti di un uomo che esercitava il suo lavoro. Un’indagine esemplare da parte dei Carabinieri e della Procura. Per un lungo periodo si è brancolato nel buio e grazie all’acume dei Carabinieri e della dottoressa Deodato si è arrivati a questo risultato. Siamo ovviamente soddisfatti”.
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