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Il nipote di Pier Luigi Nervi rifiuta il premio dell’Ordine degli Architetti: Torino ha abbandonato il Palazzo del Lavoro

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Marco Nervi, nipote di Pier Luigi Nervi e presidente dell’Associazione Pier Luigi Nervi Project, che da più di dieci anni si dedica allo studio e alla conservazione dell’opera del nonno, non ritirerà il “Premio opera secondo Novecento” assegnatogli quest’anno dall’Ordine degli architetti di Torino, come riconoscimento particolare della giuria di Architetture rivelate.

La motivazione è semplice e chiaramente spiegata in una lunga lettera inviata agli organizzatori: “Il Palazzo del Lavoro di Nervi è agonizzante. Un malato cronico che, per superficialità e disinteresse, le istituzioni non sono mai riuscite a curare. Nessun progetto di recupero è decollato a vincere l’incuria di chi avrebbe potuto tutelarlo.”.

Marco Nervi non usa perifrasi nel rifiutare il Premio “con tristezza e rabbia” perchè “non rappresenta nessun omaggio né all’edificio né ai suoi realizzatori”. E agginuge “Niente è stato fatto né dalla Regione, né dal Comune, che ne era un tempo proprietario, né da voi, affinché si intervenisse a salvare un’opera così importante dell’architettura del Novecento. Gli appelli lanciati dalla nostra associazione sono sempre rimasti senza ascolto, anzi sono caduti nel disinteresse generale”.

Nella lettera non manca un riferimento anche a Torino Esposizioni, altro capolavoro di Nervi la cui riqualificazione ha visto un forte ridimensionamento proprio negli scorsi giorni.

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