Torino
Sfm1 Canavesana: Treni ai 70 all’ora sulla Pont-Rivarolo-Chieri e riattivazione della stazione di Feletto
Buone notizie per la travagliata linea ferroviaria del SFM1 Pont – Rivarolo – Chieri dall’incontro odierno dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi con i rappresentanti dei pendolari e i sindaci dei Comuni che insistono sulla linea. Presenti anche GTT, RFI, l’Agenzia della mobilità piemontese e i consiglieri regionali Mauro Fava e Claudio Leone.
«Da oggi i treni tornano a viaggiare ai 70 chilometri all’ora, anziché 50 – ha annunciato l’assessore Gabusi -. Non solo, RFI sta lavorando per potenziare ulteriormente la velocità fino ai 90 all’ora. Si tratta di un progetto su cui la Regione Piemonte ha messo 11 milioni per consentire un sistema di trasporto più rapido e adeguato alle esigenze dei pendolari, soprattutto lavoratori e studenti».
Inoltre «tra due settimane – ha sottolineato l’assessore – la stazione di Feletto sarà totalmente operativa. L’innalzamento della velocità e l’utilizzo completo di una stazione porteranno in tempi brevi ad un primo miglioramento del servizio, che ad oggi riconosciamo essere carente».
I sindaci e gli assessori dei Comuni di Trofarello, San Benigno Canavese, Castellamonte, Rivarolo, Cuorgnè, Favria, Bosconero, Feletto, Chieri, Alpette, Sparone, Pont Canavese, Volpiano, Bosconero, insieme ai rappresentanti dei pendolari hanno interloquito a lungo con l’assessore, GTT, RFI e Agenzia della mobilità piemontese evidenziando le tematiche più urgenti, dai ritardi alle soppressioni dei treni, dal materiale rotabile ai passaggi a livello, dalla comunicazione alle difficoltà degli utenti. «Le notizie che ho dato oggi – ha commentato l’assessore Gabusi – rappresentano un piccolo miglioramento, ma ci aspettiamo molto di più dal passaggio di gestione a Trenitalia. Un passaggio che volevamo per il 9 dicembre, ma che al momento sembra invece collocarsi alla fine del 2020: in questo anno faremo di tutto per gestire al meglio tutte le situazioni e dare risposte agli utenti. È chiaro che GTT domani non può mettere a posto tutti i treni, ma è importate ricordare che esiste una soluzione infrastrutturale che prevede miglioramenti della linea e la sostituzione del materiale rotabile, come è scritto nel contratto con Trenitalia. Intanto vogliamo gestire questo anno con il massimo impegno per fare insieme un ragionamento che GTT possa avanti in questo periodo».
Alle osservazioni dei pendolari rispetto al livello di sicurezza dei treni ai 70 Km/ora e alle richieste di maggior comunicazione, il presidente di GTT Giovanni Foti ha assicurato che il passaggio a 70 all’ora viene fatto in sicurezza e che uno sforzo di comunicazione rispetto agli orari e alle perturbazioni del traffico sarà realizzato. «Le richieste sono legittime. Siamo d’accordo – ha commentato l’assessore Gabusi – che la trasparenza è necessaria anche nei momenti critici, come quello attuale: è meglio dire che un treno non si riesce ad inserire in quell’orario, piuttosto che far fare la roulette agli utenti in stazione tutti i giorni».
L’assessore Gabusi ha infine sollecitato tutti gli enti coinvolti a contribuire al miglioramento della situazione: «la linea è attiva e ha molti utenti – ha ricordato -. Il treno è senz’altro il mezzo più comodo per entrare in Torino e non appena il servizio sarà migliorato la linea potrà recuperare i numeri degli utenti che la rendono redditizia. L’obiettivo è di ripristinare al meglio la linea, anche se questo non avverrà immediatamente. Ma tutti devono fare la propria parte».
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