Politica
Il sindaco di Moncalieri insultato, non denuncia ma invita i ragazzi al confronto
E’ stato pesantemente insultato il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, dopo la decisione di non chiudere le scuole nella giornata di lunedì 25 novembre, in seguito agli episodi di maltempo. Diversi studenti lo hanno riempito su Facebook di parolacce, bestemmie, offese, minacce e addirittura auspici di morte.
Ma il primo cittadino rifiuta di denunciare questo episodio e vuole dare un esempio offrendo ai ragazzi un confronto personale:
Cari ragazzi, volevo dirvi che li ho letti tutti i vostri messaggi, come faccio sempre. Mi rivolgo a voi, direttamente. Mi rivolgo a chi ha scritto e a chi ha approvato con un like. A voi che siete, nessuno escluso, il nostro futuro. A voi che siete la prima ragione per cui ho scelto di impegnarmi, oggi, nel servizio verso la Comunità; ma anche ieri, nel ruolo di educatore. Perché quando ripeto che ho scelto di essere il Sindaco per costruire una Moncalieri migliore di quella che ho ereditato, penso a voi che sarete i protagonisti della nostra Città. Penso a voi, al vostro talento, e al mio e nostro dovere di creare occasioni perché lo possiate dimostrare.
Qualche annetto fa, come voi, ho avuto 16, 17, 18 anni. E mentre facevo tante cazzate, ho avuto la fortuna di incontrare chi, facendo anche fatica, mi instillava il dubbio che si potesse fare in un altro modo. È un dubbio che vi auguro di ascoltare, sempre.
Per questo, a chi mi ha consigliato di denunciare chi ha scritto questi commenti, ho spiegato che non è questo il mio compito. Ho spiegato che i ragazzi hanno bisogno di modelli e di esempi, non di lezioni di comportamento.
E allora voglio dirvi che come Sindaco compio scelte ogni giorno e mi sforzo di fare le scelte che ritengo più giuste. Voglio dirvi che le scelte del sindaco che voglio essere non sono assunte sulla base del consenso che possono produrre, ma si fondano su quello che ritengo l’interesse di Moncalieri e dei moncalieresi. Voglio dirvi che so di poter sbagliare ma che non smetto mai di cercare un rimedio. Voglio dirvi che rivendico le scelte che compio, ma ascolto sempre le ragioni degli altri.
Ecco, vi ho detto. E vi aspetto, se riterrete utile, se vi sorgesse il dubbio. Oltre i selfie, oltre i meme. Solo noi, a tu per tu. Come faccio sempre, con tutti i cittadini. Io ci sono.
Auguri, ragazzi. Perché un giorno neppure troppo lontano toccherà a voi. E quel giorno, spero potrete essere fieri della vostra Comunità, come lo sono io.
Sinceramente,
Paolo
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