Economia
Accordo PSA – FCA e lavoro, che cosa è successo ai lavoratori di Opel: un terzo della forza lavoro si è persa
Secondo un articolo di Milano Finanza dopo l’acquisizione da parte del gruppo PSA del brand Opel – Vauxall un terzo della forza lavoro della casa tedesca è andata persa.
Poco prima della chiusura degli impianti per le vacanze estive, a luglio, era emersa infatti la notizia riguardo un possibile taglio di 1.100 posti di lavoro negli stabilimenti di Rüsselsheim, Eisenach e Kaiserslautern. Una cesoiata ulteriore al piano di esuberi in attuazione già da un anno presso il Centro internazionale di ricerca e sviluppo (ITEZ) della società. Fino a 700 ingegneri e tecnici saranno trasferiti presso la società di servizi francese Segula, mentre altre 2.000 perderanno il proprio posto di lavoro. Una condizione che ha reso poco chiara la situazione per i circa 6.000 lavoratori tornati dalle vacanze in agosto. Questa condizione si aggiunge, peraltro, al taglio inferto da Opel lo scorso anno in tutte le sue sedi e che ha coinvolto 3.700 lavoratori.
Secondo i piani emersi a luglio, dei 1.100 licenziamenti, 600 riguarderanno posti di lavoro su Rüsselsheim, in coincidenza con il 120 ° anniversario dello stabilimento di Rüsselsheim, 200 posti saranno tagliati nello stabilimento di Eisenach nello stato della Turingia, mentre fino a 300 posti di lavoro riguarderebbero lo stabilimento di Kaiserslautern. Complessivamente significa che da quando Opel è stata rilevata da PSA, un lavoratore su tre, dei 19.000 che compongono la forza lavoro di Opel, ha perso il proprio lavoro. Su una forza lavoro globale di 38.000, alla fine dello scorso anno erano stati tagliati oltre 8.000 posti di lavoro
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