Cronaca
Un piccolo drago barbuto recuperato sul balcone di una casa a Torino, ma era solo un geco
Alle 14,30 di oggi pomeriggio la Polizia Municipale di Torino ha avvisato gli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana di Torino della presenza di uno strano rettile di piccole dimensioni in un balcone di un appartamento in via Bava. I cittadini che avevano chiamato la Polizia Municipale avevano definito il rettile come potenzialmente pericoloso. Giunti sul posto, gli agenti faunistico-ambientali della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana sono riusciti a catturare l’animale, che è risultato essere una Pogona o Drago Barbuto (Pogona vitticeps il nome scientifico), un rettile esotico originario dell’Australia, che vive selvatico nei secchi e caldi deserti del centro del paese. Si ignora da dove provenisse il rettile.
Dopo la cattura l’animale è stato affidato alle cure del CANC-Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, convenzionato con la Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana.
Come sottolinea la Consigliera delegata alla Tutela della Fauna e della Flora, Barbara Azzarà, “gli animali esotici richiedono cure e attenzioni specifiche, legate alla temperatura di stabulazione e alla particolarità dell’alimentazione. Tartarughe, sauri, serpenti, anfibi esotici sono animali a tutti gli effetti selvatici e quindi la cattività risulta essere per loro una modalità di vita scorretta”. Il consiglio della Consigliera Azzarà e degli esperti della Città Metropolitana è di evitare di acquistare animali provenienti da paesi lontani, non adatti al nostro clima e a vivere rinchiusi in una gabbia.
Aggiornamento 28 ottobre
Il CANC ha inviato una nota di correzione:
Si precisa che il piccolo rettile ricoverato presso di noi e recuperato su un balcone non è un animale esotico, ma un nostrano geco comune (Tarentola mauritanica)… non per colpa nostra è stata data una errata comunicazione agli organi di stampa
Nota di redazione: La comunicazione errata, così come la foto, era stata inviata dalla Città Metropolitana di Torino.
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