Cultura
Apre al pubblico a Torino la casa studio di Carol Rama, ed è uno spazio magico
Ci sono luoghi che nascono già fuori dal tempo. E’ il caso della casa studio dove Carol Rama ha vissuto e lavorato per tutta la sua vita. Una soffitta in via Napione 15 a Torino trasformata anno dopo anno in uno spazio vivo, in continuo movimento, pieno di colore nonostante l’artista amasse viverla semmpre con le spesse tende tirate e illuminata solo dalla luce elettrica.
A partire da novembre, grazie allo sforzo e all’impegno dell’Archivio Carol Rama, sarà possibile visitare, previa prenotazione, l’appartamento nel quale l’artista ha vissuto per settant’anni. L’apertura al pubblico sancisce il suggello di un lungo iter che ha visto lavorare in tandem l’Archivio Carol Rama e la Fondazione Sardi per l’Arte. Il contenuto della Casa Studio, vincolata nel 2016 dalla Soprintendenza come studio d’artista, è stato rilevato nel 2019 dalla Fondazione Sardi per l’Arte che l’ha acquistato dagli eredi della pittrice per cederlo successivamente in comodato all’Archivio Carol Rama, realtà che dal 2010 si impegna nella valorizzazione dell’opera dell’artista e nella tutela dell’immagine e del patrimonio artistico.
Quello che è visibile oggi al pubblico è uno spazio in realtà piccolo (una mansarda nel centro di Torino), che pure contiene una quantità di materiale incredibile. Ogni angolo dell’alloggio è coperto da ricordi, foto, quadri, opere d’arte che arrivano dagli spazi e dai tempi più disparati. Oltre alle opere di Carol Rama (c’è anche il suo ultio lavoro riconosciuto, il ritratto di una delle sue badanti) e agli strumenti della sua arte, ci sono regali e foto che raccontano la sua amicizia con Man Ray, Carlo Mollino, Andy Wharol. C’è perfino, in un angolo, dietro una porta, la famosa spilla che le regalò Pablo Picasso (con cui lui teneva insieme i suoi stracci).
E ancora curiosità che ci avvicinano a Carol Rama donna (i ricordi ereditati dalla sua famiglia, il vecchio televisore davanti al letto corredato da un lettore vhs e da uno dvd) e artista (basti pensare al Leone d’Oro alla carriera assegnatole dalla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, nascosto tra mille altri ogetti su un tavolo). Ci racconta di lei la sua cucina, con una parete di fotografie che la ritraggono in compagnia di amici e artisti. Ci racconta di lei la sua camera da letto. Ci racconta di lei naturalmente la stanza dedicata maggiormente a studio. Anche se è evidente che l’intera casa è uno studio, come testimonia il banco di lavoro proprio accanto al letto.
La Casa Studio sarà visitabile soltanto su prenotazione e in gruppi di quattro persone al massimo il martedì e il giovedì alle 15, alle 16,30 e alle 18, il sabato (per due sabati al mese non consecutivi) alle 10, alle 11.30, alle 15, alle 16.30 e alle 18.
Per informazioni e prenotazioni (da novembre):
www.archiviocarolrama.org
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