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Il Premier Conte incontra il presidio di lavoratori a Torino

Pantaleo Romano

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Il presidente Conte, in Piemonte per l’alluvione in provincia di Alessandria, incontra i lavoratori a Palazzo di Città.

Una riunione alla quale hanno partecipato la Sindaca Chiara Appendino, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari, il Prefetto Claudio Palomba, imprenditori, industriali, cooperative, sindacati, artigiani ma anche Università, Politecnico e fondazioni bancarie. Il tema era il Piemonte come “Area di crisi industriale complessa”, erano presenti anche il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio e Laura Castelli, viceministro dell’Economia.

Prima di salire a Palazzo di Città è stato accolto dalle delegazioni dei lavoratori in presidio davanti al comune al grido di “lavoro, lavoro”. Fra loro anche i dipendenti della Olisistem Star di Settimo Torinese.

Il presidio era organizzato da FIM-FIOM-UILM e rappresentava tutte le aziende in crisi del settore metalmeccanico.

Situazione davvero critica quella descritta da Fim-Cisl che quantifica in circa 100mila gli addetti in “pericolo disoccupazione” nel settore metalmeccanico piemontese.
“A queste – spiega Fim-Cisl – bisogna aggiungere la cassa integrazione in FCA, particolarmente Carrozzeria e Agap, che riguarda oltre 4000 addetti, anche con fermate temporanee e limitate. L’impatto soprattutto sull’automotive è forte, ed è dato anche dal rallentamento delle economie francesi e tedesche per cui l’export automotive rallenta.”

In Piemonte vi sono circa 58mila addetti nel settore automotive, esclusa FCA, un terzo del valore complessivo con un fatturato di 46 miliardi in Italia di cui il 38% FCA; 18 miliardi in Piemonte di cui il 45% FCA.

“Considerando un rapporto 1 a 3 sull’indotto abbiamo circa 20/25mila posti di lavoro a rischio prevalentemente nell’automotive tenuto conto che l’elenco di cui sopra è delle aziende in crisi in cui il Sindacato è presente quindi non è un elenco esauriente” conclude Fim-Cisl

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