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Enogastronomia

Lo strano caso del Cioccolato Torino che si produce in Svizzera

Gabriele Farina

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Il binomio Torino e Cioccolato è ormai secolare e riconosciuto in tutto il mondo. Gli storici maestri cioccolatieri torinesi, da Peyrano a Gobino, sono apprezzati ampiamente fuori dai confini italiani. I più giovani produttori artigiani, dal Capitano Rosso a Dell’Agnese e molti altri, continuano la tradizione e si fanno amare per la qualità del loro cioccolato.

Eppure se cercate il Cioccolato Torino vi troverete in Svizzera, perchè a produrlo è la Camille Bloch. L’azienda, nata nel 1929 a Berna è oggi il quinto produttore di cioccolato in Svizzera e dà lavoro a 180 dipendenti. Ogni anno produce circa 3700 tonnellate di specialità al cioccolato. Circa il 20% della produzione viene esportato all’estero. E una grossa fetta del successo è dovuto al Cioccolato Torino, che la Bloch produce fin dal 1948 e il cui marchio (“Cioccolato Torino”) ha registrato nel 2003. Un marchio che il capoluogo piemontese non è riuscito a proteggere.

Oggi il Cioccolato Torino della Camille Bloch è declinato in vari formati, dalla storica tavoletta, alle barrette, ai cioccolatini, perfino al McFlurry, tutto marchiato “Torino”, tutto assolutamente prodotto in Svizzera. Eccovi uno storico spot dell’azienda di Berna che promuove proprio il cioccolato che porta il nome della capitale sabauda.

 

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