Cittadini
Barriera jersey in Borgo Dora e mercato del libero scambio, Chiara Appendino: “Obiettivo è restituire dignità a chi lo anima con regole condivise”
In chiusura della seduta odierna del Consiglio comunale, la sindaca Chiara Appendino ha effettuato una comunicazione in aula sulla vicenda dello sbarramento collocato in piazza San Pietro in Vincoli per delimitare l’area un tempo adibita al mercato del libero scambio. La comunicazione era stata richiesta dai consiglieri di opposizione Chiara Foglietta, Francesco Tresso e Deborah Montalbano.
La sindaca Chiara Appendino ha ricordato come il problema del suk risalisse a molti anni addietro, un tema irrisolto che la presente amministrazione ha ereditato. Tentativi di intervenire sul fenomeno ci sono stati da parte di amministrazioni precedenti ma senza successo. Il mercato del libero scambio, ha aggiunto Appendino, è attività commerciale a tutti gli effetti e nonostante tentativi di regolamentazione che pure ci sono stati, i problemi di convivenza con il quartiere non sono mancati. Occorreva rientrare nei parametri della liceità, nessuna realtà per quanto storica può stare al di fuori delle regole del vivere civile.
Nel dicembre scorso era stato deliberato l’accompagnamento del suk in via Carcano, mettendo in campo, d’intesa con prefettura e soggetti interessati, tutte le risorse necessarie. Una progettualità complessa e condivisa, ha sottolineato la sindaca, che sta funzionando. Il mercato del libero scambio deve rimanere una tradizione di Torino, il nostro obiettivo è di restituire dignità a chi lo anima, con regola condivise. Il cambio di sede ha richiesto iniziative precauzionali per prevenire insediamenti abusivi nel vecchio sito, usando i jersey, blocchi di cemento alti un metro, Assurdo che si sia parlato di muri, evocando persino quello di Berlino, con ignoranza della Storia. Se avessimo voluto usare la forza non avremmo aspettato 38 settimane dopo la delibera, siamo consapevoli della valenza sociale del mercato di libero scambio. Ci siamo assunti le relative responsabilità perché i cittadini ci chiedevano soluzioni per un problema complesso che richiede confronto, non posizioni ideologiche. Sabato in via Carcano si sono presentati 239 operatori per richiedere il proprio posto, ieri, domenica, erano 417. L’intervento è riuscito, ha concluso la sindaca, resta ancora molto da fare, insieme alle altre istituzioni, ed ora bisogna partire con percorsi di inclusione degli operatori del mercato di scambio, facendone un patrimonio della città, favorendone la formazione sui temi del riuso e del recupero. La sindaca ha concluso ringraziando il prefetto, la vicesindaca Schellino, l’assessore Finardi e la Polizia Municipale, le associazioni, i consiglieri che hanno sostenuto questo percorso e chi vorrà mettersi in gioco per il futuro del mercato di libero scambio.
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